"Quando Youssef Zaghba, il terzo terrorista ucciso nel recente attentato di Londra, fu fermato a Bologna, all'agente che lo stavo controllando disse che voleva fare il terrorista. Poi si corresse e secondo il tribunale del Riesame non c'erano i presupposti per ravvisare la sussistenza concreta di un reato". Queste le parole del procuratore di Bologna Giuseppe Amato sul fermo del giovane italo-marocchino coinvolto nell'attentato. Il video.
(Redazione Online/L)