Decine di migliaia di sostenitori indipendentisti si sono radunati vicino al parlamento catalano per fare festa, dopo che la maggioranza dei deputati ha dichiarato l'indipendenza di Barcellona da Madrid e dichiarato la nascita della Repubblica catalana. Seguendo su due grandi schermi l'iter parlamentare, i sostenitori hanno applaudito, gridato cori pro-indipendenza della Catalogna e cantato l'inno della Catalogna alzando i pugni.
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Il parlamento catalano ha approvato la risoluzione presentata da "Junts pel Sì", la coalizione che rappresenta i partiti indipendentisti catalani, che dichiara la costituzione della Repubblica catalana e dunque l'indipendenza dalla Spagna. (Redazione Online/D)
Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha chiesto al Senato l'autorizzazione per destituire il presidente del governo catalano Carles Puigdemont. "Vi chiedo di autorizzare il governo ad adottare le seguenti decisioni. La prima: procedere alla destituzione del presidente della Generalitat di Catalogna, del vice presidente e dei membri del governo regionale", ha dichiarato il premier. (Redazione Online/F)
Il presidente catalano Carles Puigdemont ha escluso di voler indire elezioni, per mancanza di garanzie sul fatto che Madrid in tal caso eviterebbe il commissariamento previsto dall'articolo 155 della Costituzione spagnola. (Redazione Online/D)
Il governo centrale spagnolo di Mariano Rajoy, riunito in un Consiglio dei ministri durato un paio di ore, ha deciso di fare ricorso all'Articolo 155 della Costituzione per revocare una serie di prerogative della Generalitat della Catalunya. (Redazione Online/D)
Il governo spagnolo ha iniziato una riunione di crisi per discutere la questione della Catalogna.
L'esecutivo revocherà lo status autonomo della regione, dopo il referendum sull'indipendenza dello scorso primo ottobre.
La riunione è iniziata alle 10, secondo l'ufficio del primo ministro Rajoy, e ha come oggetto la decisione sugli specifici poteri che Madrid intende sottrarre al governo della regione autonoma.
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Il re di Spagna, Felipe VI, ha denunciato la situazione della Catalogna come un "inaccettabile tentativo di secessione"
La Spagna risolverà la crisi "attraverso le sue legittime istituzioni democratiche nel rispetto della Costituzione e attenendosi ai valori e principi della democrazia parlamentare in cui viviamo da 39 anni", ha detto il sovrano.
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Ieri sera 200mila persone sono scese in piazza a Barcellona per protestare contro l'arresto di Jordi Cuixart e Jordi Sanchez, leader delle due principali organizzazioni favorevoli all'indipendenza catalana.
I due sono finiti in manette con l'accusa di sedizione in riferimento ai fatti dello scorso 20 settembre, quando la Guardia civil effettuò alcune perquisizioni in edifici pubblici in cui sospettava fosse custodito il materiale per il referendum di indipendenza.
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