Olbia sconfitta a Cesena dalla capolista: il migliore è Rinaldi, aggredito a fine gara
L’episodio al termine del matchPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un pomeriggio da dimenticare, iniziato con una sconfitta, undicesima in campionato e quarta consecutiva, e terminato con l’aggressione ai danni di Filippo Rinaldi.
Al termine del match tra Cesena e Olbia, concluso 1-0, il portiere dei bianchi è stato preso di mira dal papà di Cristian Shpendi, col quale durante la partita aveva avuto uno scontro di gioco, costato all’attaccante di casa una ferita al sopracciglio. L’uomo è entrato in campo e ha provato a sferrare un colpo a Rinaldi in un post gara incandescente, il tutto ripreso dalle telecamere e dai cellulari di alcuni tifosi presenti al “Manuzzi”.
Il signor Shpendi rischia il Daspo, e il Cesena una multa salata e la squalifica del campo per almeno una giornata, mentre l’Olbia, che all'andata aveva vinto 2-1, unica sconfitta a oggi dei romagnoli, se n’è tornata in Gallura con le ossa rotte per l’ennesimo kappaò, che la inchioda al penultimo posto del Girone B con 17 punti. Non era certo quella con la capolista la sfida da vincere, e se la squadra di Leandro Greco ha perso 1-0 lo deve proprio a Rinaldi, che ha limitato il passivo con diversi interventi decisivi. Ma nel match che ha inaugurato il girone di ritorno di Serie C l’Olbia ha confermato l’incapacità di rendersi pericolosa.
A dispetto delle dichiarazioni di Greco («Sono molto orgoglioso della squadra, ci abbiamo provato e abbiamo lottato, e potevamo avere anche qualche episodio a favore», ha detto il tecnico dei galluresi con riferimento a un presunto fallo di mano che poteva valere un rigore), la verità è che le conclusioni verso la porta del Cesena si contano sulle dita di una mano, e anche meno. La salvezza diretta dista 4 lunghezze: domenica al “Nespoli” nello scontro diretto con la Vis Pesaro (+3 in classifica) la vittoria è d’obbligo.