Festa vuol prendersi la sua rivincita
Quella telefonata a fine campionato non è mai arrivata e diventa impossibile pensare che non lo avesse adulato.
Gianluca Festa ritorna al Sant’Elia dopo sei mesi, con la
sensazione che il Cagliari si sarebbe potuto salvare.
Forse iniziando il lavoro qualche settimana prima, se non addirittura dopo il primo esonero di Zeman.
Ritorna da avversario alla guida del Como che sta cercando di curare con le ricette semplici che conosce.
Finora i risultati non lo hanno premiato.
Un pari all’esordio a Chiavari contro l’Entella e un pari in casa contro il Bari, con in mezzo due sconfitte.
Ma proprio nell’ultimo match contro i pugliesi, una delle squadre più in forma del momento, il gioco è decollato e il risultato è stato indossato stretto.
Segnali di ripresa di quella che è la cenerentola del torneo ma che non va sottovalutata.
Giovani promettenti e qualche giocatore esperto. Soprattutto un attacco che morde con Ebagua, spesso accostato al Cagliari, e con l’erede Ganz, sulle orme di Maurizio, il bomber di Tolmezzo che spesso è andato di traverso ai rossoblù.
Gara da leggere con attenzione, da affrontare con concentrazione, senza farsi illudere dalle differenze di
classifica.
Rastelli lo sa e nel dover risolvere la questione aperta dall’infortunio di Dessena non perdere l’occasione per richiamare i suoi a umiltà e determinazione.
Deve scegliere se affidarsi a Deiola, prodotto del precedente ciclo di Settore Giovanile (c’è anche Matteoli dall’altra parte) o riproporre Tello che con il Cagliari non è cresciuto e rischia di essere valorizzato per poi essere portato via.
In attacco l’abbondanza è una piacevole sbornia. L’importante è sapere trovare la dose giusta.
Gli ingredienti non mancano