Le critiche sono impietose. Quanto la classifica. Il post derby dell’Olbia è un disastro. La sconfitta subita ieri a Sassari dalla Torres, nella sfida delle sfide, conferma la sensazione che la squadra di Leandro Greco non sia in grado di levarsi dalle sabbie mobili.

All’indomani della 3ª giornata di ritorno di Serie C, valsa ai bianchi la sesta sconfitta consecutiva, tredicesima in campionato, la salvezza diretta dista 7 lunghezze. Un gap che appare incolmabile per una formazione che non segna da 8 turni e non vince da 11. A chi gli fa notare che anche a Sassari l’Olbia non ha praticamente mai tirato in porta, Greco risponde: «Non è che non produciamo: è che ci sono partite in cui accade un po’ meno e altre, come domenica scorsa e altre domeniche, in cui lo facciamo di più. Il vero problema riguarda l’autostima della squadra, e il mio compito è quello di provare a ricrearla attraverso il lavoro, perché poi a livello caratteriale la squadra ha risposto anche nel derby».

Quanto al suo futuro, sempre più complicato, sulla panchina dell’Olbia, il tecnico replica: «Ho sempre ricevuto attestati di fiducia dalla società, e non ho intrapreso questa opportunità pensando all’esonero: quello che deciderà la società non è una domanda che riguarda me, io devo pensare ad aiutare la squadra a uscire da questa situazione».

Che l’Olbia abbia rotto ieri il silenzio stampa proprio con l’allenatore romano potrebbe essere significativo del fatto che Greco resti al suo posto. Per quanto tempo ancora non è dato, tuttavia, sapere: non è infatti esclusa la possibilità che prossimamente la società decida di sollevarlo dall’incarico.

Intanto, dalla Lombardia, dov’è stato messo fuori dalla Feralpisalò, danno per certo l’approdo dell'ex Cagliari Marco Sau all’Olbia.

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