“Saturday Night”: Dan Aykroyd definisce il nuovo film di Jason Reitman un capolavoro
La pellicola è attesa nelle sale il 21 ottobrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo essersi distinto nel panorama hollywoodiano per il suo cinema intimista ed aver ereditato dal padre la saga di “Ghostbusters: Acchiappafantasmi”, Jason Reitman si prepara ora al debutto del prossimo “Saturday Night”, pellicola attesa nelle sale il 21 ottobre che racconta i novanta minuti precedenti alla messa in onda del leggendario talk show americano nato nel 75, dove gli attori coinvolti - per la prima volta nella storia del piccolo schermo - hanno performato in diretta e senza l’ausilio di un copione prestabilito.
In una lunga intervista rilasciata a Collider, il director racconta con precisione il lavoro compiuto nel riportare in vita la storia e i curiosi retroscena che hanno reso celebre il programma televisivo, ad oggi riconosciuto come una delle trasmissioni di maggior successo mai apparse in tv e disponibile, fin dalla sua prima apparizione, tutti i sabato sera sulla emittente NBC.
L’idea alla base del progetto, afferma il regista, è stata innanzitutto quella di impostare le riprese come se dovessero immortalare uno spettacolo dal vivo, seguendo in particolare lo stile e le regole del musical: «Devi pensarlo come un musical, è come una coreografia. Dovevamo organizzare dove si trova ogni personaggio in ogni momento e abbiamo girato il film due volte. L'abbiamo fatto durante la preparazione, girandolo con sostituti, utilizzando telecamere, foto, video e risolvendo tutto, costruendo il set un mese in anticipo per questo motivo».
Dal primo allestimento, si è poi entrati nel vivo del lavoro: «Quando siamo arrivati sul set, tutto era già organizzato per girare il più velocemente possibile. Poi, il giorno delle riprese, di solito stavamo fino a mezzogiorno a fare la coreografia. La prima volta che guardi la scena, vuoi solo metterti le mani nei capelli. Devi mantenere la calma e la fiducia che entro mezzogiorno possa sembrare davvero una scena».
L’esperienza di quest’ultimo film è stata per Reitman un ritorno al passato, e l’occasione per ricordarsi che tipo di cineasta ha sempre voluto essere: «Quando ho iniziato questo lavoro, sognavo di poter fare un film dopo l'altro. Voglio soltanto essere sul set e raccontare storie. Quindi, il fatto che venticinque anni fa ero ad un festival con un cortometraggio e vent'anni fa con Thank You For Smoking, mi rende felice di poter essere ancora qui. Sono contento di poter fare ancora film, e poterli fare ancora personali. Penso che fosse la mia più grande paura quando ero giovane: fare un paio di film personali e finirla lì». Quanto invece alle prime impressioni sul titolo, l’attore e comico americano Dan Aykroyd - noto interprete di “The Blues Brothers”, “Una poltrona per due” e membro storico tra i componenti del cast di “Saturday Night Live” - ha definito l’ultima fatica di Jason Reitman un capolavoro, come si può leggere nel commento accalorato rilasciato su X: «Complimenti a Jason Reitman per il trionfo con il film SNL. Wow! Che viaggio propulsivo, coinvolgente, divertente, con un cast straordinario e una recitazione impeccabile, pieno di suspense, avventuroso e ricco di musica. Una finestra perfetta sul processo creativo al massimo livello. Anche abbastanza accurato».
Il post, tra le altre cose, è di notevole conforto anche per l’attore protagonista Dylan O'Brien, ingaggiato nei panni dello stesso Aykroyd, che più volte ha espresso il timore di non essere all’altezza del ruolo come rivelato ad esempio in una passata intervista: «Non somigliavo a lui, non avevo la sua voce, e pensavo che la gente non mi avrebbe visto come Dan Aykroyd. Credo fosse una mia insicurezza, pensavo di essere criticato per essere una brutta scelta di casting o qualcosa del genere. È stato davvero come saltare nel vuoto. Interpreto una persona reale ma il regista non aveva alcuna intenzione che facessi una copia della persona. Voleva davvero che ognuno desse la propria interpretazione del personaggio».