Sono ventotto quest’anno le canzoni in gara a Sanremo, tre in più del 2022 quando a dirla tutta sembravano già tante. Ma Amadeus, che in questa 73esima edizione del Festival (in onda dal 7 all’11 febbraio) ha chiamato a sé ben sei proposte di Sanremo giovani, non ha voluto per niente al mondo “compensare” riducendo i big

«Come avrei potuto? Non ce l’ho fatta», rivela ai giornalisti invitati all’annuale appuntamento con i preascolti dei brani negli studi Rai di via Mecenate a Milano (e in collegamento con Roma). Insomma tra la gara e un infinito elenco (non ancora chiuso) di ospiti e co-conduttori si andrà per le lunghe anche quest’anno, ma Amadeus ne è certo: «Il pubblico apprezza le serate fiume, lo dicono le curve e i dati».

Tornando all'aspetto musicale, il menu ha tanti piatti ma (almeno a un primo ascolto) sembra avere tutto o quasi lo stesso sapore. Prevalgono le canzoni d’amore, celebrato in tutte le sue sfaccettature, ma spunta qua e là qualche pezzo più ballabile e ritmato. «Non ho un filone studiato – racconta Amadeus – mi fido molto, nell’immediatezza, del mio sentimento e del mio orecchio». 

Ma vediamo i brani, uno per uno.

Gianluca Grignani - Quando ti manca il fiato

La lettera che un figlio scrive al padre per mettere da parte rancori e incomprensioni. Da Gianluca ci aspettavamo qualcosa di meno lacrimoso e più rock. Voto: 6

Colapesce e Dimartino – Splash

Le sonorità sono anni Settanta, il testo “munchiano” («Preferisco il rumore delle metro affollate a quelle del mare»), il finale («Splash») quasi spaventoso, la sfida di eguagliare il successo di “Musica leggerissima” ardua. Ma un attimo: e se non fosse quello il loro obiettivo? Voto 7,5

Articolo 31 – Un bel viaggio

Resterà deluso chi sognava un debutto da spaccare l’Ariston. Il rap non è d’oro e anni Novanta, ma quello rimasticato  del terzo millennio, inutilmente nostalgico e autocelebrativo, insopportabilmente cantilenante. Voto 5,5

gIANMARIA – Mostro
Bel pop melodico che non annoia e potrebbe far cambiare idea anche agli scettici dei talent. Voto 8

Anna Oxa – Sali

Un inno all’ascensione e alla purificazione dai mali del mondo. Decisamente pretenziosa. Voto 5

Mr.Rain – Supereroi

Il tema, la depressione, è attuale e importante. Il brano, ahinoi, non ha spessore. Voto 4

Rosa Chemical – Made in Italy

Si balla, si ansima e si provoca: «Da due passiamo a tre, più siamo e meglio è». Achille Lauro, a questo giro non ci mancherai. Voto 8,5
Giorgia – Parole dette male
L’aspettativa era alta ma questa canzone fa troppo comfort zone e sa tanto di occasione persa. Però, che classe. Voto 6,5

LDA – Se poi domani

Noiosetta narrazione di un amore alla Sandy e Danny: «Mi manca disegnare con lei sulla spiaggia due iniziali in un cuore di sabbia». Voto 4
Lazza – Cenere

Tra produzione e arrangiamento, alte vette di musica elettronica. Non c’è niente da fare: Dardust non ne sbaglia una. Voto 8,5

Ariete – Mare di guai

Un altro amore finito, ma questo – dichiaratamente Lgbt – è tutt’altro che banale. La mano di Calcutta si sente e tanto. Voto 7,5

Sethu – Cause perse

Ritmi che si rincorrono, ritornello che si appiccica in testa. Non ha tante pretese ma è una piacevole scoperta. Voto 6,5

Tananai – Tango

L’anno scorso si è fatto amare con la sua verve autoironica, a questo giro propina una canzone con synth e archi da ancien regime. Vuole evitare l’ultimo posto? Ci riuscirà. Voto 5,5

Levante – Vivo

Lunare e lunatica come solo lei sa essere, stavolta racconta la depressione post-parto. Fedele a se stessa. Voto 7

Leo Gassman – Terzo cuore

Tra le più orecchiabili e incisive. Bravi Leo e Riccardo Zanotti (Pinguini Tattici Nucleari) co-autore del pezzo. Voto 8

Modà – Lasciami

Anche qui si parla di depressione ma il brano non lascia nulla. Dieci anni fa un gradino del podio sarebbe stato certamente il loro, oggi fanno troppo… Modà. Voto 5

Mengoni – Due vite

C’è tutto: il lento, il ritmo, il pop. Un vero fuoriclasse. Candidata alla vittoria, su questo non ci piove. Voto 9

Shari – Egoista

Il nuovo prodotto della scuderia Salmo, che firma un pezzo raffinato con Luciano Fenudi e Riccardo Puddu. Poco rap, ma Shari rende tutto molto interessante. Voto 8

Paola & Chiara – Furore

Viaggiano con una capsula del tempo e ci portano le migliori sonorità disco di vent’anni fa. Ficcanti. Voto 8,5

Cugini di campagna – Lettera 22

Forse la più riuscita operazione “svecchiamento” degli ultimi anni a Sanremo. Il futurismo della Rappresentante di Lista abbinato alle iconiche voci cristalline di Anima mia. Voto 8,5

Olly – Polvere

Molto tunz-tunz e piuttosto ripetitiva. Ma tra i giovani non è il peggiore. Voto 6,5

Ultimo – Alba

Solito piano e voce ma la capacità nella scrittura è innegabile e il crescendo funziona. Qua si vola, o meglio si torna, sul podio. Voto 7,5

Madame  – Il bene nel male

Ecco spiegato perché, dopo la polemica dell’indagine sui vaccini, non se la vogliono far scappare. Il pezzo è tra i più forti, all’Eurovision farebbe un figurone. Voto 9

Will – Stupido

Prodottino che farà strappare i capelli ai giovanissimi. Dimenticabile per chiunque abbia più di vent’anni. Voto 4,5

Mara Sattei – Duemilaminuti

A quanto si narra è stato Damiano dei Maneskin a contattarla: “Ho un brano per la tua vocalità”. La produzione del fratello thasup fa il resto. Raffinata ma un tantino vintage per i nostri gusti. Voto 7

Colla zio – Non mi va

Leggeri e divertenti. In altre edizioni i rivali si sprecavano. In questa, non ce n’è manco mezzo. Voto 7,5

Coma_cose – L’addio

Portando alta la bandiera dell’indie, dopo le “fiamme negli occhi” ci rivelano i retroscena di quello che stava per diventare un addio. Il loro. Voto 8,5

Elodie – Due

Una sicura hit, ormai Elodie la sua strada l’ha trovata. Voto 8

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