Ridley Scott: col suo “Napoleon” il regista mostra le atrocità commesse dal tiranno
L’uscita nelle sale italiane è per il 22 novembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il nuovo kolossal firmato Ridley Scott dal titolo “Napoleon”, ispirato ai fatti storici e alla figura del condottiero francese Napoleone Bonaparte, è atteso nelle sale italiane il 22 novembre ed entrerà poco dopo a far parte del catalogo titoli Apple TV+, per la gioia di tutti gli instancabili fruitori da salotto.
Con quest’ultima fatica, il cineasta intende discostarsi dai tipici luoghi comuni del biopic storico ed anche dai ricorrenti stereotipi legati al controverso personaggio. Aldilà di qualsivoglia idealizzazione o idolatria, il Napoleone di Scott metterà in luce i suoi lati più oscuri, tanto che lo stesso regista lo avrebbe paragonato a despoti come Hitler o Stalin.
La scelta di un attore intenso e camaleontico come Joaquin Phoenix - vincitore del premio Oscar come miglior attore protagonista grazie alla sua interpretazione in “Joker” - non pare dunque lasciata al caso. E dietro conferma diretta da parte di Scott ci aspetta, con una durata di quasi 160 minuti, un racconto incentrato non sui trionfi e le conquiste dell’imperatore, bensì sulle contraddizioni e atrocità di cui si è macchiato nella sua spietata corsa al potere.
Spiega infatti il regista alla rivista Empire provando a descrivere il personaggio: «Lo paragono ad Alessandro Magno, Adolf Hitler, Stalin. Ha commesso un sacco di crudeltà. Allo stesso tempo era una figura straordinaria per il suo coraggio, per il suo potere e per il suo dominio. Anche Joaquin Phoenix era intenzionato a sovvertire l'idea di eroismo, di vittoria e la storia di una figura ribelle che scala le classi sociali. Questo è sicuramente qualcosa che volevamo evitare, volevo schivare le convenzioni del film biografico».
Così Phoenix - sempre per conto della rivista Empire - ha voluto esprimere le proprie considerazioni sul progetto, descrivendo la collaborazione con Scott il risultato di un processo che racchiude in tutto per tutto il suo modo di vedere il cinema: «Se vuoi davvero capire Napoleone, allora probabilmente dovresti studiare e leggere per conto tuo. Perché se vedi questo film, scoprirai l’esperienza raccontata attraverso gli occhi di Ridley. È un mondo così complesso. Voglio dire, è così fottutamente problematico. Quello che stavamo cercando era qualcosa che catturasse i sentimenti di quest'uomo».
Nel frattempo sui social non si perde occasione per discutere, anche animatamente, della pellicola: dopo l’uscita del primo trailer, che inscena in modo imponente le suggestive battaglie e le acutezze dell’abile stratega, alcuni utenti sarebbero rimasti alquanto perplessi per l’utilizzo dell’accento americano da parte di Phoenix. Ci si è chiesto infatti come mai l’attore non abbia preferito adottare un accento francese, oltre a suonare strano il fatto che - a quanto sembra - non si sia affidato a un coach di supporto. A onor del vero una scelta di questo tipo andrebbe a minare l’accuratezza storica di tutta l’operazione. Ma preferiamo attendere la sua uscita prima di avanzare posizioni sulle decisioni prese.
Giovanni Scanu