Con una mossa tanto sfacciata quanto astuta, puntando dritta al cuore dei vecchi fan senza dimenticare l’interesse del pubblico moderno, Disney è pronta a lanciare il suo prossimo live action dal titolo “Mufasa”. Prequel de “Il Re Leone” uscito nel 2019, il titolo andrà ad approfondire le vicende del sovrano da cui discenderà l’erede al trono Simba, ampliando ulteriormente gli elementi narrativi del classico uscito nel 1994 che ancora oggi viene ricordato come uno dei film d’animazione più apprezzati di tutti i tempi. Il rifacimento del 2019 sappiamo non esser riuscito a conquistare in pieno la critica e neppure gli affezionati dei titoli tradizionali Disney, riscuotendo comunque un impressionante riscontro di pubblico con incassi al botteghino che han superato il miliardo di dollari. Era perciò scontato che la casa di Topolino si sarebbe presto mobilitata per realizzare un nuovo titolo legato allo stesso immaginario. Inizialmente confermato per luglio 2024, l’uscita di “Mufasa” ha subito un’inevitabile slittamento a causa dello sciopero di attori e sceneggiatori, che come sappiamo ha colpito in massa buona parte delle produzioni hollywoodiane con vari slittamenti e cancellazioni.

Di recente è stata reso noto che l’attore Aaron Pierre darà la voce al protagonista, sostituendo il precedente James Earl Jones che ha interpretato Mufasa nella sua versione più matura. Dopo esser comparso in titoli come “Old” di M. Night Shyamalan e alla sua prima esperienza da doppiatore, Pierre ha rivelato in passate dichiarazioni quanto il precedente apporto di Jones sia stato determinante per ispirarlo nelle fasi di lavorazione: «Beh, innanzitutto, voglio riconoscere che James Earl Jones è una enorme fonte di ispirazione per me, enorme. E mi sento molto onorato di entrare in questo ruolo dopo di lui. Penso che la differenza principale sarà che qui stiamo esplorando Mufasa in una diversa fase. Quando Sir James Earl Jones lo ha interpretato, Mufasa era nella sua fase massima, e penso che in questa fase stiamo esplorando Mufasa prima di quel momento. Come appare questo giovane leone prima di diventare quello che conosciamo e sta scoprendo il suo stile, il modo di comportarsi, di interagire con la comunità e i suoi cari? Credo sia il punto chiave, è questione di scoprirlo».

Da un breve filmato uscito a inizio mese scopriamo che ci sarà anche il ritorno dello sciamano Rafiki; niente da escludere perciò che il prequel permetterà di osservare più da vicino molti fra i personaggi principali conosciuti in passato. Ad esempio, pare che Scar ricoprirà ancora una volta un ruolo fondamentale e stando alle dichiarazioni dell’attore Kelvin Harrison Jr. rilasciate lo scorso anno l’astuto leone godrà nel prequel di qualità ancora più “piccanti”: «Avremo davvero la possibilità di scoprire di più sulla storia di Scar ed è esilarante. È ancora più piccante del solito in questo film. È anche il leoncino più dolce che abbiate mai incontrato. Quindi sarà divertente vedere la relazione tra Scar e Mufasa. Questo è tutto quello che posso rivelare sull'argomento in questa fase». A conferire al titolo particolare attenzione, raffreddando i timori di coloro che hanno accolto con scarso entusiasmo il live action del 2019, è soprattutto la regia a cura di Barry Jenkins, divenuto noto per film come “Se la strada potesse parlare” e “Moonlight”, quest’ultimo vincitore agli Oscar nel 2017. Ospite di recente al CinemaCon di Las Vegas, il director ha parlato della sua ultima esperienza come «una delle migliori decisioni della mia vita», rivelando di aver visto il classico originale più di duecento volte e insistendo sull’importanza che rivestiranno le emozioni per ciò che significa crescere ed affermarsi come si è. Descrivendo Mufasa come un titolo enorme, di taglia ben superiore rispetto ai precedenti lavori, il director ha voluto condividere ulteriori anticipazioni: «È una storia su come Mufasa è diventato re. Si suppone che sia nato da una stirpe nobile ma in realtà Mufasa era un cucciolo orfano che doveva muoversi da solo nel mondo. Raccontando questa storia possiamo vivere il vero percorso di come Mufasa abbia trovato il suo posto nel cerchio della vita».

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