L'"Anticristo" di Lars von Trier in salsa sexy fa ridere Cannes
Il film tanto atteso del regista danese Lars von Trier è stato accolto con freddezza: pochi applausi, fischi, qualche "buuu" e risatePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Più che scandalo e pornografia è vero horror questo tanto atteso "Antichrist" del regista danese Lars von Trier, passato oggi in concorso a Cannes, ma anche un miscuglio perverso di tante cose: magia, lotta dei sessi, alchimia e analisi psicanalitica. Ma, alla fine, il risultato non c'è, il film non viene bene accolto dalla stampa e piovono pochi applausi, qualche buuu, fischi e anche risate quando compare nei titoli di coda la dedica ad Andrej Tarkowskij. Il regista, in lizza per la Palma d'Oro per l'ottava volta con questo film, ha messo in campo due soli protagonisti: Charlotte Gainsbourg e Willem Dafoe, una coppia in crisi per la perdita tragica del loro bambino mentre loro stanno facendo l'amore. Una scelta minimalista quella di due soli attori, dettata anche dal fatto che questo suo lavoro nasce dopo due anni in cui il teorico di Dogma ha sofferto di forte depressione e crisi creativa.
LA TRAMA. Gainsbourg e Dafoe, dopo il lutto si ritirano così a Eden, capanna isolata nei boschi, dove l'uomo, che è uno psicoterapeuta, spera di salvare la moglie dalla forte depressione che le impedisce di vivere, e ovviamente di portare avanti la sua tesi sulla caccia alle streghe. Una scelta demoniaca quella del bosco, dove si consuma una tragedia piena di simboli, e terrore crescente. Qui, tra i due si svolgerà una specie di iniziazione all'inferno, ("la natura è la Chiesa di Satana" dice lei a un certo punto). E la natura che vive nel corpo della donna in modo più forte, un'idea propria alla stregoneria, porterà i due in un viaggio iniziatico verso le tenebre. Un viaggio mentale e fisico che dà a questo film anche le molte scene di terrore, horror e sesso da cui è costellato.
HORROR E SESSO. Scene scandalo, ma senza morbosità, come quella iniziale in cui si vede un loro amplesso sotto la doccia con primo piano della penetrazione. L'horror vero, ai confini con la pornografia, arriva solo dopo. C'è una sequenza in cui lei si masturba sotto una grossa quercia, prima di consumare il rapporto con il marito. E ancora lei che masturba il partner facendogli eiaculare sangue. Tra le scene più violente, quella che vede la donna trapanare una gamba al marito per fissargli, con un grosso bullone, un peso che gli impedisca di camminare. La Gainsbourg, infine, in un atto autopunitivo si infibula con una forbice dopo aver tentato più volte di uccidere il marito.