Dopo un periodo burrascoso di controversie legali terminate con la condanna per diffamazione comminata all’ex moglie Amber Heard, il divo hollywoodiano Johnny Depp sta lentamente ricostruendo la sua immagine professionale, lontano dagli scandalistici titoli dei tabloid e nuovamente in ballo con progetti di ampio respiro.

Apprezzato di recente nell’elegante film storico “Jeanne Du Barry: la favorita del re” - della regista francese Maïwenn - che ha aperto l’ultima edizione del Festival di Cannes con l’attore statunitense in primo piano nei panni di Re Luigi XV, pare ora sia arrivato il turno di un’altra grossa occasione da non farsi sicuramente sfuggire.

Il regista Terry Gilliam - componente storico dei “Monty Phyton” e autore di eccezionali capolavori come “Brazil” e “La leggenda del re pescatore” - sembrerebbe interessato a coinvolgere Depp nel suo prossimo lungometraggio, portando avanti una rodata collaborazione inaugurata col lisergico “Paura e delirio a Las Vegas” e proseguita col visionario “Parnassus: l’uomo che voleva ingannare il diavolo”.

Nel corso del Red Sea Film Festival, il regista ha rivelato alla rivista Variety di voler assegnare a Depp il ruolo di Satana per il progetto dal titolo “Carnival at the End of Days”. Interrogato rispetto alla trama, Gilliam ha fornito in poche battute qualche breve anticipazione: «Dio spazza via l'umanità e l'unico personaggio che vuole salvarla è Satana, e Johnny Depp interpreterà Satana».

Dopo aver presentato nel corso dell’evento i documentari “Lost in La Mancha” e “He Dreams of Giants” - che svelano i retroscena e le innumerevoli complicazioni dietro la realizzazione del suo ultimo film “L’uomo che uccise Don Chisciotte” - Gilliam ha anche confermato il coinvolgimento di uno sceneggiatore trentatreenne nelle fasi di realizzazione del titolo, la cui identità rimane sconosciuta poiché, come da lui stesso dichiarato: “quando invecchi il mondo ti diventa più estraneo”.

Ma di certo possiamo già supporre che la trama si prospetterà piuttosto bizzarra, come in fondo suggeriscono i dettagli riportati dallo stesso director: «Questa è una semplice storia in cui Dio spazza via l'umanità per aver rovinato la sua bellissima Terra. C'è un solo personaggio che sta cercando di salvare l'umanità ed è Satana, perché senza l'umanità ha perso il lavoro ed è un personaggio eterno, e quindi vivere senza lavorare è terribile. Allora trova dei giovani e cerca di convincere Dio che questi giovani sono i nuovi Adamo ed Eva. Ma Dio è ancora intenzionato a spazzare via l'umanità. Si tratterà di una commedia».

Apprendiamo perciò che Depp assumerà un ruolo di prim’ordine in questo titolo ancora avvolto dal mistero. E siamo convinti saprà tirare fuori tutta la sua carica di personalità e talento dopo l’esperienza consolidata insieme al regista nei precedenti appuntamenti al cinema.

D’altronde Gilliam è altrettanto famoso per essere un tipo che, in genere, non la manda a dire: in occasione dei venticinque anni dall’uscita de “L’esercito delle dodici scimmie” Gilliam ha svelato alcuni curiosi aneddoti, fra cui le perplessità riscontrate nello scritturare Bruce Willis per via del suo broncio che avrebbe definito - senza mezzi termini - “rettale”: «Non ero mai stato un grande fan di Bruce prima, ma mi piaceva parlare con lui e pensavo che fosse intelligente e simpatico. Gli feci presente le mie perplessità su di lui come attore. Odiavo quella boccuccia alla Trump che fa nei film. Un broncio rettale».

Siamo perciò convinti che la decisone di Gilliam relativa all’ingaggio di Depp sia stata ben ponderata e consapevole, e non vediamo l’ora pertanto di scoprirne di più.

Giovanni Scanu

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