«Io non parlo a una minoranza, non parlo alle persone grasse». Evidentemente nel 2024 tocca ancora precisarlo e BigMama, al secolo Marianna Mammone, nata 23 anni fa a San Michele Serino, provincia di Avellino, lo sa molto bene. 

Al suo debutto da concorrente sul palco dell’Ariston porterà il brano “La rabbia non ti basta”. Quella rabbia che ha provato per tanto tempo nella sua infanzia e nella sua adolescenza, segnate dal bullismo, da violenze fisiche e psicologiche e dal bodyshaming. Marianna aveva più di un conto in sospeso con la vita: anche un cancro, che ha scoperto di avere a vent'anni, e da cui è riuscita a curarsi passando per 12 chemioterapie.

«Nei miei pezzi ho sempre parlato di me stessa ma non mi sono mai fatta una vera dedica – racconta BigMama -. Ne avevo tanto bisogno, in tutte le fasi della mia vita nessuno mi ha mai chiesto scusa. Mi sentivo sola, anche in famiglia, con la paura di essere percepita come la figlia fallita». Quando era piccola «mi lanciavano addosso le pietre e io ero convinta che quello fosse il pacchetto “bambina grassa”. Ero convinta che la colpa fosse mia perché ero andata in giro con un’amica, e che invece le persone grasse dovessero stare a casa. I grassi erano rappresentati come comici, come pagliacci, come persone che non calcola nessuno. E io ero convinta di non valere nulla nella vita». 

Quella rabbia, però, «o la trasformi in una energia positiva o ti ammazzi. Non nego di aver pensato anche a quello: a tredici anni ho scritto di autolesionismo e di suicidio. E sì, l’autolesionismo è anche passato dal non mangiare come forma di punizione».

Il pezzo – tra le autrici anche la sua ragazza, Maria Lodovica Lazzerini («Sarà bellissimo sentire il suo nome accanto al mio») - «parla di rivalsa, di voglia di farcela, del credere in se stessi, nel modo più profondo possibile. Ci tenevo a farlo in una maniera universale: sono una ragazza di provincia che ha creduto ai propri sogni. E poi sì: sono una ragazza grassa. E allora?».

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