"Mario Draghi è un figlio di papà. Capisce di finanza, ma non capisce un c***o di sanità, di sociale e di vaccini".

Polemiche per le critiche di Marco Travaglio – ieri sera ospite alla festa di Articolo 1 a Bologna – al presidente del Consiglio.

Al centro delle dichiarazioni del direttore del “Fatto Quotidiano” il paragone tra Giuseppe Conte (e il suo governo) e Draghi. "Non li hanno mandati via per i loro errori. Li hanno mandati via per i loro meriti. E hanno messo al loro posto l’esatta antitesi. Un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che visto che ha fatto bene il banchiere europeo ci hanno raccontato che quindi è competente anche in materia di giustizia, sanità vaccini. Ma, mentre, mi dispiace dirlo non capisce un c***o di giustizia, sanità o sociale. Capisce di finanza".

In molti hanno giudicato ineleganti le sue dichiarazioni, dal momento che il premier ha perso da ragazzo, uno dopo l'altro, i genitori ed è stato cresciuto da una zia.

Le parole del giornalista hanno scatenato le reazioni dure di Italia Viva e del suo leader Matteo Renzi, che ha twittato: "Le parole offensive e deliranti di Marco Travaglio su Draghi –orfano di padre all’età di 15 anni – dimostrano come il direttore del Fatto Quotidiano sia semplicemente un uomo vergognoso. Stupisce che ancora venga pagato per insultare tutti a reti unificate. Solidarietà al presidente Draghi".

In mattinata è arrivata la presa di distanza di Roberto Speranza: "L'uscita di Marco Travaglio sul presidente del Consiglio Mario Draghi è infelice e non rappresenta certo il punto di vista di Articolo Uno che sostiene convintamente la sua azione di governo".

La Lega intanto ha chiesto le dimissioni del ministro della Salute per bocca del vicesegretario Lorenzo Fontana: "La presa di distanze di speranza dai pesantissimi insulti rivolti da Travaglio a Draghi è quasi peggio degli insulti stessi - ha affermato - Per non perdere la poltrona, speranza ha bollato come 'infelici' le parole di Travaglio. Infelici anche gli applausi a scena aperta dei suoi compagni che lo ascoltavano. Domandiamo a Speranza che senso abbia stare al governo se i suoi applaudono convinti agli insulti del direttore del fatto. Si dimetta".

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata