Diventa un caso il comizio del centrodestra trasmesso in diretta da Catania su Rainews, a sostegno del candidato sindaco Enrico Trantino.

Sul palco con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni erano schierati tutti i leader del centrodestra: Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Schillaci, Nello Musumeci e il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. Mancava solo Silvio Berlusconi, insomma, ancora in convalescenza dopo il lungo ricovero al San Raffaele.

Un rush finale che per la sua copertura mediatica è finito in Commissione Vigilanza Rai: «Apprendo dalle segnalazioni di diversi gruppi parlamentari che su RaiNews24 sarebbe andato in onda in diretta il comizio organizzato dal centrodestra a sostegno del candidato sindaco di Catania», ha fatto sapere la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia (M5s).

Che aggiunge: «La commissione di Vigilanza valuterà con estrema attenzione questo caso per tutti i profili di competenza. Si potrebbe profilare una violazione importante della par condicio e del pluralismo che il servizio pubblico non si può assolutamente permettere».

Anche dall’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, c’è «forte preoccupazione per quanto avvenuto ieri sera su Rainews24». «Il canale all news del servizio pubblico ha trasmesso l'intervista integrale alla presidente del Consiglio al festival dell'economia di Trento e il comizio di chiusura della campagna elettorale del centrodestra in Sicilia, ignorando le iniziative delle altre forze politiche che contemporaneamente erano in programma in altre città».

«Bene ha fatto la presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza ad annunciare che valuterà quanto accaduto – prosegue la nota – chiediamo formalmente anche all'Agcom se la scelta del direttore Petrecca rispecchi i principi di equilibrio, pluralismo, completezza e imparzialità secondo i quali la Rai è tenuta ad improntare la propria offerta. Se qualcuno pensa che il cambio del vertice aziendale, la recente tornata di nomine, possano garantire mani libere per trasformare il servizio pubblico in servizio di Governo è sulla strada sbagliata. Se questi sono il pluralismo e la meritocrazia che ha in mente la Presidente Meloni anche per la Rai, l'Usigrai è pronta ad attivarsi in tutte le sedi e con ogni forma per il rispetto del contratto di servizio e dei suoi principi fondanti».

(Unioneonline/D)

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