"Quando si fa una delibera che, in modo conscio o inconscio, crea delle discriminazioni così importanti, si deve solamente chiedere scusa".

Interviene anche il presidente della Camera Roberto Fico sulla vicenda di Lodi che tanto sta facendo discutere, e prende le difese dei bambini esclusi dalle agevolazioni per la mensa scolastica.

La raccolta fondi - un successone - lanciata per i piccoli stranieri è stata sospesa dopo aver superato quota 60mila euro, e per Fico si tratta di un "gesto fondamentale e importantissimo", perché "ci rendiamo conto di come, ogni volta che si crea un'ingiustizia o una discriminazione, il nostro Paese è sempre pronto a rispondere".

Dura la replica del Carroccio, che arriva per bocca del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari: "L'ultimo presidente della Camera che ricordo entrare così tanto nel dibattito politico era Fini, spero che Fico abbia più fortuna. Ci auguriamo che invece che lanciarsi in polemiche gratuite contro la Lega si dedichi a tempo pieno all'organizzazione dei lavori di Montecitorio, restando super partes".

Nel pomeriggio invece erano intervenuti Matteo Salvini e il sindaco di Lodi Sara Casanova, entrambi intenzionati ad andare avanti. "La brava Sara Casanova - ha scritto Salvini su Facebook - non ha chiuso la mensa scolastica agli immigrati, ma il comune darà agevolazioni solo a chi ne ha realmente diritto".

"Il regolamento resta in vigore, la legge deve valere sempre per tutto. Dispiace che non tutti condividano il principio di equità alla base di questa delibera, che vuole mettere italiani e stranieri nella stessa condizione di partenza, e neanche il successivo impegno preso dall'amministrazione verso coloro che sono nell'oggettiva impossibilità di presentare la documentazione", ha detto invece la prima cittadina di Lodi.

IL REGOLAMENTO DISCUSSO - Con il nuovo regolamento per i bambini stranieri non basta più il solo Isee basso per accedere alle tariffe agevolate alla mensa scolastica. I suddetti devono presentare anche la documentazione che attesti che non abbiano beni nei Paesi d'origine. Documentazione che è molto difficile, e in alcuni casi persino impossibile, da ottenere. In seguito alle polemiche il sindaco ha fatto un passo indietro, assicurando che basta un'autocertificazione per chi proprio non può ottenere quel documento perché nel suo Paese d'origine non lo fanno. Ma la migliore risposta l'hanno data gli italiani, che in poche ore hanno raccolto 60mila euro per i piccoli stranieri costretti a mangiare separati dai loro compagni.

(Unioneonline/L)

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