Scontro a distanza tra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader della Lega Matteo Salvini.

Tutto parte da un tweet di Letta sul decreto Sostegni approvato dal governo Draghi: "Molto bene. Il decreto Sostegni interviene su salute, scuola, turismo, cultura e aiuta lavoratori e imprese. Bene Draghi. Bene i ministri. Male, molto male che un segretario di partito tenga in ostaggio per un pomeriggio il Cdm (senza peraltro risultati). Pessimo inizio Salvini".

Il riferimento è al lungo confronto che la Lega ha chiesto ieri al presidente del Consiglio sul fisco: "C'è chi pensa allo ius soli e c'è chi pensa ad aiutare gli italiani in difficoltà con un decreto da 32 miliardi. Basta con le polemiche, Enrico stai sereno", gli ha risposto Matteo Salvini.

La sanatoria era sostenuta anche da Forza Italia e una parte del Movimento Cinquestelle ma Salvini ha alzato l'asticella in vista del Cdm: per un po' è trapelata persino l'indiscrezione che la delegazione leghista non avrebbe preso parte al Consiglio, se la mediazione fosse stata troppo al ribasso.

Il premier Draghi ha tenuto il punto: bene il condono sulle piccole cartelle esattoriali ma senza allargare le maglie fino a "perdonare" gli evasori più grandi, è stata la linea finale del premier.

Alla fine, dopo ore di trattative e conseguenti ritardi, il Carroccio si è dovuto accontentare del mantenimento del tetto di 5mila euro per la cancellazione delle cartelle e l'inserimento della riforma del sistema della riscossione nel testo del decreto: "Dopo la sostituzione di Arcuri, il nuovo capo della Protezione Civile, l'addio ai dpcm e il nuovo piano di vaccinazioni, sono tutti segnali di cambiamento", osservano dal Carroccio.

(Unioneonline/D)
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