"L'Europa è un vaso di coccio tra vasi di ferro in un momento di forti turbolenze interne".

Paolo Savona appare sempre più disilluso dopo la bocciatura della manovra italiana da parte dell'Ue e l'avvio della procedura di infrazione.

Lo si è visto ieri quando, alla presentazione di un libro, ha citato "una tesi cara del mio grande maestro, Francesco Cossiga, che sosteneva l'economia come un grande imbroglio politico", e puntato il dito contro l'"aver affidato all'economia il traino delle vicende geopolitiche che in democrazia hanno spinto verso un ritorno dei nazionalismi o, come si dice ai nostri giorni, dei sovranismi".

"Sovranismi di cui - aggiunge - non è facile decodificare gli effetti futuri, al di fuori della quasi certezza che lo sviluppo economico globale ne patirà".

Molto più esplicito, secondo il retroscena del Corriere della Sera, a margine dell’ultimo Consiglio dei ministri: "Non si può più andare avanti così, non ha senso. E la manovra com’è non va più bene: è da riscrivere".

(Unioneonline/D)
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