Sassari, il presidente del Psd’Az: «Troppi califfati politici in nell’Isola»
Antonio Moro nella nuova sezione del partito. C’era anche il sindaco Mascia, critico sulla legge elettorale regionale: «Non hanno rappresentanza 147 mila sardi»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sezione rinnovata e vecchia legge elettorale. Ieri a Sassari si è tenuta, all’Hotel Da Vinci, la presentazione della sezione del Psd’Az “Identidade” il cui nuovo segretario è Gian Marco Ruiu. «Vogliamo portare avanti le nostre battaglie identitarie- afferma- e ricucire il rapporto con il popolo». L’ultima tornata elettorale è stata infelice per i sardisti. «Ma è una forzatura dire che siamo in crisi. Ricordo tra l’altro che noi non siamo né di destra né di sinistra ma lavoriamo solo per i sardi».
Nel corso della riunione si è parlato della legge elettorale, anche alla presenza del sindaco Giuseppe Mascia e di Antonio Moro, presidente dei Quattro mori. «Con l’attuale legge- riferisce il primo cittadino- 147mila sardi non hanno rappresentanza».
Molto duro il secondo sulle storture, a suo dire, del meccanismo di voto che finisce con il premiare «i califfati» che regnano nell’isola e che ha poi accennato al fatto che chi faceva il moralizzatore «si è dimostrato invece uno sporcaccione».
Intanto proprio una esponente di “Identidade”, Rita Mulas, ha presentato ricorso ritenendo la legge incostituzionale. «Perché da un lato esclude le minoranze e dall’altro impone il sovvertimento della maggioranza. Infatti ci troviamo in consiglio regionale persone che hanno avuto meno voti e non chi ha avuto la preferenza dell’elettorato».
Per questa battaglia si è rivolta ai legali Petra Caccamo e Alessandro Pes, che discuteranno il ricorso il prossimo 3 luglio. «Se la Corte costituzionale dichiarasse illegittime queste norme- riferisce il secondo- non verrebbero intaccate le recenti elezioni. Il risultato sarebbe invece che le prossime elezioni avverrebbero però senza queste norme».