Sanità, inclusione e lavoro. Sono questi i temi, che non possono essere più trascurati, su cui la Cisl sarda chiede al prossimo Consiglio regionale di intervenire per cercare di risollevare l’Isola.

A parlarne stamattina, nella sede di via Ancora a Cagliari, il leader regionale, Gavino Carta.

«I problemi in Sardegna sono tanti - ha detto - dalla povertà al lavoro sino alla sanità. Oggi una persona su tre rinuncia alle cure. Questo è un tema che non può più essere trascurato. E poi c’è la povertà: sulla base di alcuni indicatori quali tasso di disoccupazione, ammortizzatori sociali straordinari e in deroga, e di una valutazione empirica, il numero di famiglie senza reddito da lavoro supera il numero di 120mila su un totale di circa 700mila famiglie. Anche le pensioni, per la gran parte, hanno importi al di sotto dell'indice di povertà relativa».

Nel documento prodotto dal sindacato anche l’uso dei fondi Pnrr e di tutte le risorse a disposizione. «Averle e non saperle spendere è assurdo: indispensabile un efficientamento della macchina pubblica».

E poi uno sguardo al passato, al presente e al futuro della Regione Sardegna. «Purtroppo su alcuni temi, come quello dell’energia siamo tornati al punto di partenza. Le crisi aziendali sono ferme. La sanità si è incagliata in una carenza di personale. Questa legislatura non ha cambiato nulla, anzi la situazione è pure peggiorata. Non c’è stata una vera cabina di regia per la gestione dei fondi Pnrr».

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