"Il tema deve essere inquadrato bene, il governo ha individuato al momento missioni e sottomissioni di carattere generale, la fase in cui queste risorse saranno calate su progetti e territori specifici sarà governata con accordi di programma”.

Così Christian Solinas in Consiglio regionale in occasione di “Sa die de sa Sardigna” si difende dalle accuse sul Recovery Plan, in cui l’Isola pare sia stata messa da parte.

Per fare qualche esempio: la Sardegna è la Regione del Sud meno citata, due volte contro le 4 di Basilicata, 5 di Puglia e Campania, 8 di Sicilia. Cagliari, Nuoro e Sassari non sono mai menzionate, contro le 6 menzioni di Napoli, le 4 di Bari, Messina e Catania. Le uniche città sarde citate nel piano, solo una volta, sono Olbia, Alghero e Oristano. Dell’Alta velocità ferroviaria al Sud nell’Isola non c’è traccia.

Quando si arriverà al dunque la Sardegna non sarà dimenticata, precisa Solinas: “Draghi ha detto che 90 miliardi saranno stanziati con accordi di programmi calati su progetti e territori specifici, il resto lo gestirà direttamente lo Stato con le sue controllate partecipate”.

Sulla mancata discussione del Piano in Consiglio regionale Solinas ha chiarito: “C’è tutta la disponibilità a discutere insieme, abbiamo più volte provato a coinvolgere l’Aula su quest’argomento”

IL PD – In precedenza era arrivato l’attacco del segretario regionale Pd Emanuele Cani: “La Sardegna scompare dai radar dei nodi ferroviari per precise responsabilità di Solinas e del suo assessore ai Trasporti. Al Sud verranno destinati 82 mliardi, risorse ingenti ma al momento manca la proposta della Sardegna benché a inizio 2021 Solinas avesse annunciato con toni enfatici 206 progetti per un valore di oltre 7 miliardi senza un minimo di concertazione con il Consiglio Regionale, gli enti locali, i sindacati, gli imprenditori e la cittadinanza attiva e associativa: 206 schede senza logica, filo conduttore, un coacervo insulso della più degradante progettualità avanzata nei cassetti degli enti e degli assessorati regionali”.

"La Giunta regionale – ha aggiunto – non è stata in grado di costruire un’interlocuzione con i governi Conte e Draghi al fine di portare avanti progetti strutturali per la Sardegna”.

LA GESTIONE DELLA PANDEMIA – Solinas in Aula si è difeso anche dalle accuse di “scarsa autorevolezza” nella gestione dell’emergenza: “Si parla di scarsa autorevolezza quando le sedute di quest’Aula sono costellate dal tentativo di delegittimare la mia persona, credo bisognerebbe fare una riflessione”.

“La nostra Regione – ha aggiunto – è quella che ha avuto meno settimane di zona rossa, quella che ha stanziato maggiori risorse aggiuntive per ristorare imprese e cittadini. Sui vaccini siamo in linea con i target e gli obiettivi che ci ha assegnato la struttura commissariale”.

(Unioneonline/L)

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