«Centrodestra da rifondare».

Non usa mezzi termini il leader dei Riformatori Sardi Michele Cossa, che si dice «soddisfatto» per il risultato personale, «molto gratificante», e per quello di Forza Italia, «che registra un dato superiore alla media nazionale pur non scommettendo, nella circoscrizione Isole, su nomi eclatanti».

Cosa ha ottenuto più di 20mila preferenze in Sardegna, 36mila nell’intera circoscrizione, un dato che non basta ad entrare in Parlamento per via dell’annoso squilibrio di elettori tra le due Isole che penalizza i candidati sardi.

Fatte le premesse sul risultato personale e di Forza Italia, Cossa sottolinea che «c’è da riflettere sul dato complessivo del centrodestra sardo, che al di là del risultato di Giorgia Meloni, oggi è poco sopra al 40%».

Si tratta, continua, di «un peggioramento rispetto al dato delle liste alle regionali e una conseguenza di quella sconfitta, dovuta principalmente alla percezione negativa dei sardi dell’esperienza di governo degli ultimi cinque anni e di cui vedremo molto probabilmente ripercussioni anche nelle comunali».

«Il centrodestra sardo è da rifondare – prosegue – e possiamo farlo se avremo la capacità di mettere insieme le migliori energie della Sardegna, con l'obiettivo di costruire un progetto di governo credibile per la nostra Isola».

L’esponente dei Riformatori si sofferma anche sul nodo del collegio unico: «Non è accettabile – attacca – che la rappresentanza della Sardegna al Parlamento europeo venga affidata al caso delle combinazioni elettorali. Il principio di insularità implica anche il diritto ad avere pari opportunità nella rappresentanza, sinora negato dal Parlamento nazionale».

© Riproduzione riservata