Messaggio di Comandini ai 5 Stelle: «Il Pd ha un modo diverso di fare politica»
Il presidente del Consiglio regionale a Radiolina: «Non è quello della denuncia o dell’essere quotidianamente su prime pagine e social»«Il Pd ha preso più voti e ha più consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle: sembrava che i 5 Stelle dovessero fagocitare il Pd nelle regionali, il risultato ha dimostrato altro». Lo sottolinea Piero Comandini, presidente del Consiglio regionale e segretario regionale del Pd, durante l’intervento di oggi nel programma “A tu per tu” su Radiolina, condotto da Alessandra Carta. «I 5 Stelle dovrebbero parlare di meno e lavorare di più? Sono orgoglioso di parlare all'interno col mio popolo del Pd, non posso permettermi di entrare e parlare di altri. Il Pd ha un modo diverso di fare politica: non è quello della denuncia o dell'essere quotidianamente, anche tramite i social, sulle prime pagine. Abbiamo un rapporto coi territori per noi fondamentale, un modo di fare politica meno spettacolare e di protagonismo quotidiano. Ma abbiamo l'ambizione di essere un partito popolare che sta vicino alla gente. Vogliamo costruire non l'oggi, ma il domani».
Comandini assicura che «la maggioranza è compatta». E sulla Pratobello 24, a tre settimane dalla consegna delle oltre 210.000 firme: «Mi sento rappresentante di quel popolo che ha firmato la Pratobello 24 e sento il peso delle mie scelte sia in materia energetica, ma anche di istruzione e sanità», risponde. «Siamo all’interno di una transazione energetica, abbiamo subito preso in mano questa situazione. Siamo i primi a dire che gli impianti devono essere realizzati in luoghi adatti: non dove scelgono le multinazionali ma dove sceglie il Consiglio, lungo tutti quei luoghi dove non si compromette la bellezza della nostra terra».
La sanità è un’altra questione che affronta Comandini: «Purtroppo continua a essere un tema estremamente delicato in Sardegna», specifica. «Negli ultimi anni la sanità è stata oggetto di riforme, da parte di ogni governo. Noi non vogliamo fare riforme della sanità: ha bisogno di una migliore organizzazione. Ripartiamo da quello che c’è, senza scatole per premiare gli amici. C’è necessità di migliorare la sanità territoriale, con mancanze del medico di base o del pediatra. Bisogna fare in modo che la sanità non sia più un terreno di scontro, ma un luogo dove i cittadini abbiano il diritto a curarsi e ad avere i servizi fondamentali per migliorare la qualità della propria vita». Con l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi che per lui non rischia: «Il tema del rimpasto appassiona molti, ma non è all’ordine del giorno né della presidente né di questa maggioranza».
(Unioneonline/r.sp.)