Sul Patto di Stabilità «ci sono visioni sempre abbastanza differenti ma io penso che l'Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato».

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles: «Oggi a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non siano tenuti in considerazione nella governance».

«Io credo che la sfida debba essere una governance più attenta alla crescita e non solo alla stabilità. Ci sono dei passi in avanti ma su questo bisogna lavorare molto», ha spiegato Meloni. 

Sui migranti «mi aspetto passi in avanti. Posso dire che sono soddisfatta della bozza di conclusioni, che chiede alla Commissione di precedere spedita». 

«Direi che possiamo confermare il fatto che il tema dell'emigrazione è un tema considerato oggi centrale – ha aggiunto - una cosa impensabile fino a qualche mese fa, e che viene seguito passo passo dal consiglio. Questa è una ottima notizia».

Quanto alle posizioni della Lega sul tema delle armi a Kiev (con il Carroccio che frena assieme a M5s) «no», ha detto, «francamente non mi preoccupano». «Al di là delle posizioni espresse per lavorare su una posizione alla quale tutti lavoriamo, ovvero la fine del conflitto, ho detto come la penso: non c'è nell'attuale contesto misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo». 

(Unioneonline/D)

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