«Cara Elly, puoi anche decidere di non partecipare ma non c'è bisogno di insultare tutti coloro che hanno deciso di partecipare solo perché hanno dimostrato di avere coraggio che a voi evidentemente difetta».

La premier e leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, chiude Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, rivolgendosi alla segretaria del Pd, Elly Schlein. Che ha declinato l’invito a partecipare alla kermesse: «Io da democratica – ha spiegato Schlein – sarò sempre aperta al confronto nel merito con tutte e con tutti. Anche e soprattutto con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Però quello che ho declinato non è mai stato un invito al confronto nel merito, è stato un invito alla sua festa di partito nel giorno in cui in Parlamento ci negavano il confronto sul salario minimo che riguarda tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori. Venissero lì, nel luogo opportuno, a fare il confronto quando lo chiediamo. E poi vorrei che fosse chiaro che per la mia cultura politica non avrei mai potuto calcare il palco con un eversore che ha detto che Pedro Sanchez dovrebbe essere appeso per i piedi, come Abascal (il leader spagnolo di Vox, ndr). Io con i nostalgici del franchismo e del fascismo il palco non lo divido».

Bandiere Tricolore hanno accolto l'arrivo della presidente del Consiglio sul palco. «Se da ormai 30 anni con formule diverse il centrodestra esiste non è un incidente della storia – ha scandito - Esiste da 30 anni perché condividiamo un sistema di valori e una comune visione da realizzare. Il mio ringraziamento a chi non c'è più, grazie a Silvio Berlusconi».

«Il governo di centrodestra a trazione Fratelli d'Italia – ha aggiunto - sarà soprattutto questo governo dell'Italia con la schiena dritta, che va a testa alta, con le scarpe piene di fango e le mani pulite». «Abbiamo lavorato a testa bassa, abbiamo raggiunto piano piano risultati che gli italiani riescono a vedere anche dietro la cortina fumogena del racconto livoroso e di parte di alcuni media». Poi, riferendosi alla sospensione del reddito di cittadinanza: «Se chi prendeva il reddito di cittadinanza per lavorare in nero quando avrebbe potuto farlo mi detesta, poco importa. Non intendo comprare il consenso della gente. Quello è un privilegio che lascio ad altre forze politiche».

Critiche anche alla misura del Superbonus: «Abbiamo fatto una legge di Bilancio espansiva nonostante una situazione drammatica ereditata dei conti pubblici soprattutto per il Superbonus, con qualcuno che faceva la campagna elettorale dicendo che si è potuto ristrutturare gratuitamente casa: quel gratuitamente ci ha lasciato un buco da 140 miliardi, quanto lo Stato spende in un anno per tutta la sanità». «Ci chiedono i soldi per la sanità» ma «sono stati utilizzati per ristrutturare meno del 4% del patrimonio immobiliare italiano, prevalentemente seconde case, case di pregio, perfino 6 castelli lasciando a ogni italiano un debito di 2mila euro».

LA REPLICA DI SCHLEIN – A stretto giro arriva la replica della segretaria del Pd Elly Shlein: «Mentre fa festa ad Atreju il governo lascia 900mila famiglie in povertà senza nessun tipo di aiuto, fa cassa sui poveri solo per finanziare i suoi condoni fiscali. Cara Giorgia, non continuate a insultare gli italiani».

(Unioneonline/D)

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