Beppe Grillo ha varcato da solo il cancello dell'ambasciata cinese a Roma per incontrare nel tardo pomeriggio l'ambasciatore Li Junhua.

Assente invece l'ex presidente del Consiglio e ormai leader in pectore dei 5 Stelle Giuseppe Conte, la cui presenza era inizialmente prevista.

Secondo le indiscrezioni trapelate in ambienti parlamentari, l’ex presidente del Consiglio avrebbe rinunciato al vertice a causa di impegni pregressi.

La notizia della presunta partecipazione di Conte all’incontro era stata aspramente criticata da Lega e Italia Viva.

"Guardiamo con apprensione all’incontro di Conte e Grillo con l'Ambasciatore cinese di oggi pomeriggio. Mentre il nostro Presidente del Consiglio, con i premier dei Paesi alleati, si impegna a rivitalizzare il G7, anche per rafforzare un'azione congiunta delle democrazie liberali occidentali alla competizione con la Cina, il capo in pectore di uno dei maggiori partiti di governo incontra il rappresentante della Cina in Italia. Il movimento 5S chiarisca definitivamente l'ambiguità del suo rapporto con la Cina, e affermi in maniera inequivocabile da che parte preferisce stare, se con gli alleati americani ed europei o con l'emergente superpotenza", ha tuonato il deputato e vicepresidente della Commissione Affari Esteri del Carroccio Paolo Formentini.

Parole dure anche dai renziani. "Al G7 il presidente Draghi rappresenta i valori dell'atlantismo e dell'europeismo al fianco di Biden. Negli stessi momenti il vecchio premier Conte, che abbiamo mandato a casa, era all'ambasciata cinese con il comico Grillo. L'Italia è in buone mani: questo governo ha messo populisti e sovranisti all'angolo", ha commentato Davide Faraone.

(Unioneonline/F)

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