"Sono dell'opinione che sarebbe sbagliato, da una parte e dall'altra, trarre conseguenze politiche dalla sentenza". Questo il commento di Massimo D'Alema alla decisione della Consulta. "Una decisione - dice ai giornalisti presentando un libro sul terrorismo a Roma negli anni '70- di cui tutti debbono prendere atto. Credo che si debba reagire con molta serenità. Spero che nessuno, in questo momento, perda la lucidità. Ho visto dichiarazioni abbastanza preoccupanti... La sentenza ripara ad un vulnus che era evidente nella legge Alfano: la lesione del principio di uguaglianza tra tutti i cittadini anche rispetto alle procedure per una norma che aveva un carattere costituzionale e che quindi non poteva essere approvato con una legge ordinaria. Ora semplicemente la sentenza ristabilisce l'equilibrio e l'appropriatezza della legislazione che come tale deve essere da tutti giudicata". I giornalisti hanno chiesto a D'Alema se a questo punto ci possano essere concrete ipotesi di elezioni anticipate. "Penso - ha risposto - che nei sistemi democratici i governi cadono quando non hanno una maggioranza in Parlamento e non sulla base di una sentenza della Corte Costituzionale. Le sentenze però - ha subito aggiunto - vanno rispettate da parte di tutti e non possono essere contestate con i cortei".
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