È una strada tutta in salita quella del Premier incaricato Carlo Cottarelli, perché oltre a puntare alla fiducia parlamentare entro venerdì dovrà guadagnarsi quella dei tanti italiani preoccupati e smarriti dalla crisi istituzionale in corso.

Intanto, l'altalena dello spread fa tremare analisti economici e risparmiatori, e l'elettorato italiano inizia a rivedere le proprie posizioni, in vista di un voto che, in caso di sfiducia a Cottarelli, potrebbe tenersi subito dopo l'estate.

Dopo lo strappo della scorsa domenica, con il braccio di ferro tra il Colle e il duo Lega e Movimento 5 Stelle, anche gli equilibri politici stanno cambiando: in forse c'è l'alleanza del centrodestra tra Salvini e Berlusconi, e in parallelo l'eventuale prosieguo del patto giallo-verde in vista della nuova corsa elettorale.

Proprio su questo scenario e sul gradimento di questo nuovo soggetto politico si sono concentrati i ricercatori dell'Istituto Cattaneo, simulando i risultati di un possibile voto uninominale alla Camera. E la fotografia che ne esce è quella di un plebiscito per le due forze guidate da Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che con la presente legge elettorale "l'alleanza" potrebbero arrivare al 90% dei seggi uninominali nelle due Camere, conquistando quasi i due terzi dei componenti in entrambi i rami del Parlamento.

Lo scenario di voto in Italia elaborato dall'Istituto Cattaneo sui dati del Ministero dell'Interno
Lo scenario di voto in Italia elaborato dall'Istituto Cattaneo sui dati del Ministero dell'Interno
Lo scenario di voto in Italia elaborato dall'Istituto Cattaneo sui dati del Ministero dell'Interno

C'è poi l'altro dato che sta emergendo da alcuni sondaggi delle ultime ore secondo cui starebbe cambiando anche il bilanciamento interno al patto giallo-verde, con un calo percentuale dei 5 Stelle e in parallelo una crescita rapidissima della Lega, forte di voti strappati anche ai partner - o forse ex - Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Dall'Istituto Cattaneo a Index Research, dalla società di ricerche guidata da Nicola Piepoli, passando per Demopolis e Swg con il sondaggio realizzato per il Tg de La7, il dato comune è il costante balzo in avanti della Lega, il cui bacino elettorale viene dato tra il 22% e il 26%.

Uno scenario da prendere con le dovute cautele, certo, anche perché le variabili in gioco possono cambiare giorno dopo giorno, in balia dell'andamento dei mercati, di un'uscita allo scoperto delle altre forze politiche, e in particolare del Partito Democratico, ma soprattutto perché la nuova campagna elettorale potrebbe incentrarsi in modo più netto sul tema dei rapporti tra Italia ed Europa, spostando in modo imprevedibile il voto degli italiani, che sono scettici sì, ma ancora filoeuropeisti al 60%, secondo quanto rilevato lo scorso 20 maggio da un sondaggio Eumetra.

Che si voti a settembre o a inizio 2019, l'unica certezza è che quella che ci attende sarà una campagna elettorale a dir poco infuocata.

(Unioneonline/b.m.)

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