È previsto per questa mattina alle 10 il giuramento di Giovanni Satta in Consiglio regionale.

A comunicarlo è stato lo stesso ex sindaco di Buddusò, che ieri è stato tenuto in attesa per quasi tre ore dai (quasi) colleghi che si sono riuniti in conferenza dei capigruppo per tentare di evitare o quanto meno rinviare il suo giuramento.

"Giurare è un mio diritto", ha detto l'esponente dell'Uds.

Alle 16, puntuale, Satta aveva varcato le porte del palazzo del consiglio regionale per prestare giuramento.

Arrestato alcune settimane fa con l'accusa di traffico internazionale di droga e scarcerato giovedì scorso per decisione del tribunale del riesame, l'ex sindaco di Buddusò è al centro di un caso politico. La maggioranza di centrosinistra vorrebbe evitare che giurasse - soprattutto per lanciare un segnale politico - ma il problema è con quale motivazione, visto che Satta è stato formalmente eletto.

Per questo in apertura di seduta, oggi il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha chiesto una sospensione per convocare la conferenza dei capigruppo.

Al termine, la decisione di rinviare il giuramento a questa matttina.

IL COMUNICATO DEI CAPIGRUPPO - "I gruppi del Consiglio regionale - si legge in una nota della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari - si trovano ad affrontare una situazione straordinaria che non ha precedenti nella storia dell'Autonomia sarda. In tale circostanza si è ritenuto di sospendere la seduta del Consiglio per consentire alla conferenza dei capigruppo di svolgere gli opportuni approfondimenti di natura tecnico-giuridica".

"Siamo consapevoli del fatto che l'Aula si rapporta con una decisione del Consiglio di Stato e con il deliberato dell'ufficio centrale elettorale presso la Corte d'appello di Cagliari, che ha proclamato eletto Giovanni Satta. Da tali decisioni, assunte dalla magistratura, deriva l'obbligo, per il Consiglio regionale, di ottemperare a quanto stabilito. La sospensione - concludono i

capigruppo - consentirà inoltre a ciascun consigliere di avere la piena consapevolezza sul punto all'ordine del giorno del Consiglio".
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