Migranti, Polonia, vaccini, transizione energetica. E uno schiaffo a Salvini su “quota 100”. Tanti i temi trattati da Mario Draghi nella conferenza a margine del Consiglio europeo.

ENERGIA – “Dobbiamo proteggere tutti i Paesi Ue in egual misura, e a lungo andare puntare sulle rinnovabili. Ma se i prezzi del gas salgono si pone anche il problema di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare immediatamente al gas per molti Paesi”.

L’aumento dei prezzi dimostra “la necessità che l’Ue abbia un’autonomia strategia, su questo la Commissione inizierà a lavorare”.

POLONIA – “Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell'Unione, ma la legge primaria, il trattato. Quindi non ci sono alternative, le regole sono chiare. Detto questo va mantenuta aperta la via del dialogo”.

E su Salvini e la posizione della Lega in merito al caso polacco: “Questo governo è europeista, abbiamo detto sin dall’inizio che chi fa parte del governo deve rispettare il diritto dell’Unione e considerare l’euro un grande successo”.

MIGRANTI – "Sono molto soddisfatto di come si è conclusa la discussione su questi punti. Il testo originario parlava solo di movimenti secondari senza citare l'equilibrio tra responsabilità e solidarietà. Il testo attuale ha introdotto questo concetto".

"Non c’è nessuna apertura Ue – precisa al finanziamento dei muri sulle frontiere esterne. La Commissione è contrari e al Consiglio europeo in tanti non sono d’accordo, compresi noi”.

Il presidente del Consiglio ha quindi sottolineato la necessità di "ribilanciare la dimensione esterna dell'Unione dando al Mediterraneo meridionale la stessa importanza che si dà al Mediterraneo orientale" in termini di allocazione di fondi.

PENSIONI - Qui uno schiaffo senza appello a Salvini: "Io non concordavo con Quota 100 e non verrà rinnovata, ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità". 

COVID - "I contagi sono in salita, molto di più in altri Paesi. Finora in Italia sono maggiori di pochi giorni fa, dobbiamo capire se sono maggiori per il numero molto più elevato di tamponi o è frutto di una diffusione" del virus. "Ciò che è importante è che la campagna di vaccinazione continui ad andare bene. Noi abbiamo vaccinato di più di altri Paesi Ue e a dispetto dell'Inghilterra abbiamo mantenuto delle cautele".

(Unioneonline/L)

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