"Suggerisco a Salvini di essere meno arrogante e chiedere una mano al presidente Conte, dato che vanta una maggiore credibilità a livello internazionale rispetto a lui".

L'attacco al ministro dell'Interno parte dal pasionario dei Cinque Stelle, Alessandro Di Battista.

"È una questione politica, non personale - dice in un'intervista al Corriere della Sera -. Sono un semplice cittadino, lo stipendio a Salvini lo pago anche io. Vorrei che lavorasse di più: meno marketing e più sicurezza sui territori. Mi auguro che duri ancora 4 anni, anche perché ci sono tante cose da fare".

"Non vedo litigi - dice a proposito degli scontri al governo - ma un Movimento intransigente davanti agli scandali di corruzione che hanno toccato tutti i partiti. Salvini pensava che il Movimento, in quanto alleato, tacesse davanti alla corruzione? Siamo legati da un contratto, non siamo complici".

"A noi delle poltrone non importa - ha concluso -. Ci interessa solo il contratto. E basta".

Pronta la replica di Salvini, sollecitata dai giornalisti a margine dell'Assemblea nazionale di Confagricoltura: "Parlo di lavoro, non di Di Battista".

(Unioneonline/D)
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