I candidati erano 1416, equamente divisi tra uomini e donne: 708 e 708. E se sessanta di loro riempiranno i banchi del nuovo Consiglio regionale della Sardegna, sono 1356 i non eletti, con l’assemblea che si avvicina ora dopo ora alla sua composizione definitiva.

Non si tratta necessariamente di flop: tra i grandi esclusi, c’è anche chi ha raccolto ottimi risultati dalle urne. Come Nanni Lancioni del Psd’Az, il più votato tra i non eletti, con 4711 preferenze: non abbastanza per confermarsi nell’aula. Nel suo caso fatale la sconfitta della coalizione, che fa sì che dalla circoscrizione di Cagliari sia “pescato” un solo candidato del partito: a beffarlo è l’Assessore del Turismo uscente Gianni Chessa, che ha strappato 5683 voti. Discorso analogo per la sindaca di Maracalagonis Francesca Fadda, anche lei candidata a Cagliari col Psd’Az (affiancata proprio da Chessa), ed esclusa con 4171 voti. 

Qualcosa di simile anche nel Sulcis, con la sconfitta del centrodestra che porta un solo eletto di Fratelli d’Italia e vede Gigi Rubiu sorpassare Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, tagliato fuori dal Consiglio regionale con 3294 preferenze. Raccoglie poco meno un altro grande escluso, il presidente del Consiglio comunale di Cagliari Edoardo Tocco, candidato con Forza Italia, a cui non sono bastate 3218 schede col suo nome. Stesso partito di Marco Tedde, che ha trascinato Paolo Truzzu alla vittoria ad Alghero con 3113 voti: non abbastanza, perché il sistema dei resti e dei quozienti non ha consegnato seggi a FI nella circoscrizione di Sassari. 

Dopo tanti anni in Consiglio, resta fuori il sindaco di Paulilatino Domenico Gallus (Psd’Az), che ha raccolto 2421 preferenze, e il presidente dell’assemblea uscente Michele Pais, in quota Lega, nonostante le 2742 schede col suo nome. 

Esclusioni eccellenti non solo tra gli sconfitti: l’exploit del Pd ha reso non sufficienti anche i 3512 di Fabrizio Marcello a Cagliari, superato sul filo di lana dalla compagna di partito Camilla Soru. È lui il più votato tra i vincenti non eletti. Oltre le tremila preferenze anche Betti Di Bernardo, sempre per il Pd, nella circoscrizione di Carbonia-Iglesias, dove però è passato Alessandro Pilurzu con i suoi 4090 voti. Tra i dem, fuori dal Consiglio regionale anche Ivana Russu (in 3074 ad averla scelta), candidata però in una circoscrizione, quella olbiese, che ha visto il trionfo di Giuseppe Meloni con 6751 preferenze.

Un capitolo a parte per gli assessori uscenti, con otto di loro candidati. Già citato Gianni Chessa: oltre lui, dovrebbero trovare un nuovo seggio in Consiglio regionale Giuseppe Fasolino e Aldo Salaris, promossi coi Riformatori in Gallura e a Sassari. Esclusa l’assessora del Lavoro Ada Lai, che ha raccolto 750 voti con Forza Italia, l’assessora dell’Agricoltura Valeria Satta con 553, l’assessore dei Trasporti Antonio Moro – 1224 preferenze col Psd’Az – e quello della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, che ne ha ricevuti 2366 con la Lega. Ancora in bilico Pierluigi Saiu, sempre in quota Lega, con 2977: potrebbe lasciare spazio al leader della coalizione Paolo Truzzu. 

(Unioneonline/L.Ne.)

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