Polemica per un video selfie contro la comunità rom girato e postato da un consigliere di quartiere della Lega.

Alessio Di Giulio inquadra alle sue spalle una donna rom nel centro di Firenze: "Il 25 settembre vota Lega per non vederla mai più”. La donna inizialmente saluta, poi però si rende conto di quanto viene affermato: “No, non dire così”. E ancora: "Io non ho paura".

Lo “spot elettorale” ha suscitato più di una polemica. E Di Giulio replica: "Stamani vedo che c'è stata qualche reazione qua e là, strano. Non so perché ma non riesco a vedere, da parte di qualche influencer della domenica, nessun video che denunci il tema dell'accattonaggio molesto nelle grandi città della Toscana. Potremmo parlare anche dei campi rom abusivi e delle persone obbligate a chiedere soldi ai semafori o per strada, ma dubito che qualche sinistro intellettuale voglia entrare nel merito. L'accattonaggio molesto è un reato".

"Chi la vuole buttare sul razzismo vuol dire che non mi conosce - aggiunge -, vi mando un grande bacio e vado a lavorare visto che io pago le bollette e non me le paga il Comune come in qualche campo abusivo e centro sociale in città".

A sostegno di Di Giulio Federico Bussolin, segretario del Carroccio fiorentino e capogruppo della Lega in Palazzo Vecchio. "Alessio lo conosco a livello personale ed è difficile dargli del razzista - sottolinea -. Ci siamo sentiti e mi ha specificato che il riferimento è al fenomeno dell'accattonaggio molesto. Sono molto dispiaciuto per quello che leggo", e "chiaro è che se non fosse della Lega tutta questa polemica non ci sarebbe". Per Bussolin "se Giulio ha trattato con un video in maniera leggera il tema dell'accattonaggio molesto nelle grandi città della Toscana, è anche vero che per noi è un tema serio e lamentato dai cittadini. Il problema è che a oggi poco si fa o nulla su questo fenomeno".

(Unioneonline/D)

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