Carlo Calenda lancia Renato Soru per la carica di governatore della Regione Sardegna. Stamattina a Sassari, nell'hotel Grazia Deledda, il segretario di Azione, affiancato dal patron Tiscali e dal presidente di +Europa Federico Pizzarotti, ha incensato il leader della coalizione sarda attaccando gli avversari, di destra e di sinistra. «Soru sa gestire e amministrare, ed è l'unico candidato che viene dall'Isola. Gli altri sono frutto di incroci romani».

L'ex ministro dello Sviluppo economico critica poi la contrapposizione in termini di voto tra gli elettori degli opposti schieramenti. «C'è chi dice voto a destra o a sinistra in ogni caso, e allora va bene pure un cavallo o Christian Solinas». Ed è proprio la preferenza secondo «la moda» che Calenda stigmatizza. «Non si può votare Truzzu, quartultimo nel gradimento nazionale dei sindaci, solo perché l'appoggia la Meloni».

Dagli attacchi del leader di Azione non viene risparmiata nemmeno la candidata governatrice del campo largo Alessandra Todde. «Soru è stato coerente quando ha proposto di fare un passo indietro ma i 5S si sono rifiutati e con loro il Pd perché la sinistra in Italia è ormai appannaggio di Conte». Soru ha aggiunto: «Secondo me la Todde non vuole bene alla Sardegna, altrimenti avrebbe accettato le primarie».

In conclusione Carlo Calenda, che continuerà tra oggi e domani il tour dell'Isola, tesse le lodi dell'ex governatore. «È persona retta e perbene, e fa politica per idealismo e passione, l'unico modo in cui la si può fare».

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