Come previsto, Nicola Bonaccini ha ufficializzato la sua candidatura alla segreteria del Pd.

«Ho creduto di dovervi parlare in questa riunione di circolo perché ho deciso di candidarmi a segretario del Partito Democratico nazionale», ha detto parlando nel suo circolo di Campogalliano, nel Modenese, e ricevendo un’ovazione dei suoi sostenitori.

«Mi è parso giusto dirlo prima di tutto a voi e dirlo qui. Cioè agli iscritti del mio circolo, ai compagni e alle compagne, agli amici, nel mio comune. Peraltro, io sono nato proprio lì davanti, in questa piazza», ha aggiunto il presidente della Regione Emilia Romagna.

«C’è tanto da fare e non basterà un congresso, ci aspetta una traversata nel deserto. Ma dobbiamo costruire un Pd che vince, la stagione in cui si sta al governo anche perdendo è finita, l’abbiamo pagata», ha detto Bonaccini, che ha annunciato il suo Pd, che deve «definire e saper comunicare la propria identità, con messaggi semplici e un linguaggio semplice per dire chi siamo, chi vogliamo rappresentare e che idea di società abbiamo. Un militante di destra o di M5s lo fa in 10 secondi, a noi non bastano 20 minuti».

Una comunicazione più efficace, dunque, «per riprenderci lo spazio del centrosinistra». Bonaccini ha annunciato che continuerà a fare il governatore dell’Emilia Romagna sino a fine mandato e che non chiederà il sostegno di alcuna corrente. «Non mi sono mai iscritto ad una corrente e lo voglio dire ai più giovani, si vive benissimo lo stesso, direi anche meglio».

«Chiederò una mano particolare a sindaci, amministratori locali, ai tanti segretari di circolo che per pura passione e spirito di servizio dedicano intere giornate della loro vita per tenere insieme comunità e militanti. Anche perché mi è abbastanza chiaro che non avrò il sostegno di molti nel gruppo dirigente nazionale», ha concluso con una certa vena polemica.

Altre due che hanno annunciato la loro candidatura alla segreteria Pd sono Paola De Micheli ed Elly Schlein, vice di Bonaccini in Emilia Romagna.

(Unioneonline/L)

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