Variante Delta, Draghi: “Se risalgono i contagi quarantena per chi arriva da Gb”
L’ex variante “indiana” è al momento responsabile di 9 contagi su 10 nel Regno Unito, dove sono oltre 29 milioni le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccino, ovvero il 55,4% della popolazione
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nuova giornata densa di impegni internazionali per il premier Mario Draghi, che reduce dal summit del G7 in Cornovaglia si sposta a Bruxelles per il vertice della Nato in programma oggi.
Apertura dei lavori alle 13, con la cerimonia ufficiale di benvenuto e, a seguire, la foto con i leader dei Paesi membri dell'Alleanza Atlantica. Quindi la riunione del Consiglio Atlantico a livello di Capi di Stato e di Governo.
Il premier al termine degli impegni in Gran Bretagna si è a lungo soffermato sul nuovo andamento della pandemia e sulle misure prese dall’Italia sia in termini di campagna vaccinale sia in termini di eventuali limitazioni per viaggiatori provenienti dall’estero.
A fare paura è la nuova variante Delta, che ha già spinto Londra a correre ai ripari valutando un mese in più di restrizioni rispetto alle riaperture previste.
"Noi facciamo il tampone a chi entra in Italia. Se dovessero ricominciare ad aumentare i contagi, anche noi dovremmo reinserire la quarantena per chi arriva dall'Inghilterra", ha specificato Mario Draghi. Ma "non ci siamo ancora", ha poi aggiunto.
IN GRAN BRETAGNA – L'annuncio del rinvio delle riaperture in Gran Bretagna è atteso proprio per oggi, nel corso del programmato aggiornamento di Downing Street sugli sviluppi nella lotta alla pandemia. Chiuso il G7 in Cornovaglia quindi, Johnson dovrà tornare alle questioni interne d impegnarsi in una vera e propria lotta contro il tempo per arginare la minaccia della temuta variante ex indiana, evitando che vanifichi i risultati di una campagna vaccinale tra le più aggressive del globo che insieme a prolungate e ferree restrizioni aveva portato a vittime e contagi praticamente a zero.
La variante Delta è al momento responsabile di 9 contagi su 10 nel Regno Unito, dove sono oltre 29 milioni le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccino, ovvero il 55,4% della popolazione. Il livello di trasmissibilità che vi si attribuisce è di circa il 60% superiore alle altre varianti e in particolare a quella cosiddetta inglese (Alpha), che si considera originariamente mutata in Kent.
(Unioneonline/v.l.)