Ue: basta con le intimidazioniLiberare subito i funzionari
I ministri degli Esteri dell'Unione Europea chiedono all'Iran l'immediata liberazione dei funzionari dell'ambasciata britannica arrestati e di cessare le intimidazioni. Ripristinare e rispettare la libertà dei media.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I ministri degli Esteri dell'Unione Europea hanno chiesto la "immediata liberazione" dei membri del personale dell'ambasciata britannica arrestati a Teheran. Al tempo stesso hanno avvertito le autorità di iraniane di porre fine "all'intimidazione e persecuzione" dei dipendenti di ogni altra rappresentanza dell'Ue, altrimenti si scontreranno con una "forte e comune risposta" europea. Lo afferma un comunicato pubblicato a Corfù al termine della riunione dei capi della diplomazia, in occasione del vertice Osce, nel quale si invita Teheran altresì a "porre fine alle ostilità contro gli stati membri dell'Ue" e i suoi cittadini.
IL COMUNICATO DELLA UE. Il comunicato dei ministri, al termine di una riunione dedicata alla situazione in Iran, esprime "profonda preoccupazione" per quanto sta accadendo nel paese e "condanna l'uso della violenza contro coloro che protestano con la conseguente di perdita di vite umane e numerosi ferimenti". L'Ue "condanna con forza gli arresti arbitrari contro membri della società civile" e chiede alle autorità di non utilizzare l'apparato di sicurezza contro i cittadini che vogliono scegliersi il governo nell'ambito del "diritto di espressione". Ue chiede al governo di "ripristinare e rispettare la libertà dei media e tutti gli strumenti utilizzati dal pubblico iraniano per il dialogo democratico e per esprimere se stessi". E "di smettere di terrorizzare i giornalisti ancora in carcere". I ministri chiedono che "il nuovo governo iraniano si assuma le piena responsabilità" di quanto sta accadendo e "rispetti gli obblighi internazionali e in particolare la convenzione di Vienna e le norme diplomatiche".
LIBERTA' PER I MEDIA. L'Ue chiede anche al governo di Teheran di "ripristinare e rispettare la libertà dei media e tutti gli strumenti utilizzati dal pubblico iraniano per il dialogo democratico e per esprimere se stessi". Lo si legge nel comunicato al termine dell'incontro dei ministri degli Esteri dell'Unione europea a margine del vertice Osce di Corfù. I ministri Ue hanno inoltre invitato l'Iran a "smettere di terrorizzare i giornalisti ancora in carcere".
RAFSANJANI. L'ex presidente iraniano, Akbar Hashemi Rafsanjani, ha chiesto oggi un "esame equo e approfondito" delle contestazioni presentate dopo le elezioni presidenziali del 12 giugno. "Spero che coloro che sono coinvolti in questa vicenda, esaminino approfonditamente e con equità le contestazioni legali", ha detto Rafsanjani, citato dalle agenzie Isna e Irna, partecipando ad un incontro con le famiglie delle vittime dell'attentato del 28 giugno 1981, nel quale perirono numerosi dirigenti della repubblica islamica. Rafsanjani, considerato il principale sostenitore di Mir Hossein Mussavi, ha lodato la decisione dell'ayatollah Ali Khamenei, che ha accettato il 23 giugno scorso di prorogare di altri cinque giorni il termine ultimo per la presentazione dei ricorsi sulle elezioni da parte dei candidati. "Questa preziosa mossa della Guida suprema tesa ad attrarre la fiducia della gente verso il processo elettorale è stata veramente efficace", ha detto Rafsanjani.