Nuovo giorno di guerra in Ucraina, con il presidente Volodymyr Zelensky atteso in giornata a Istanbul, in una visita su invito del presidente turco Erdogan.

È il primo incontro tra i due in Turchia da quando il conflitto è iniziato il 24 febbraio del 2022.

Il Cremlino ha annunciato di essere pronto a seguire «attentamente il loro incontro», non escludendo anche un incontro di persona fra Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin, come riferito dal portavoce Dmitry Peskov. La Russia «tiene la porta aperta» per possibili negoziati per la pace in Ucraina, anche se al momento non vede «prospettive» in questo senso, ha poi precisato Peskov.

Intanto gli Stati Uniti si preparano a fornire bombe a grappolo a Kiev. «Senza armi a lungo raggio è difficile non solo svolgere missioni offensive ma anche, a dire il vero, operazioni difensive», ha precisato Zelensky. «Ne stiamo discutendo con gli Stati Uniti, al momento dipende da loro», ha aggiunto.

Resta alta la tensione attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sulla quale Mosca e Kiev si rimpallano le accuse di un imminente attacco con conseguenze catastrofiche per l'Europa e l'intero globo. 

Nella notte le forze armate russe hanno attaccato con i droni iraniani Shahed la regione ucraina di Dnipropetrovsk facendo due vittime. «Di notte il nemico ha attaccato la regione con gli Shahed» spiegano le autorità locali. «I droni sono stati abbattuti dai difensori del gruppo militare Vostok», ma «i rottami di uno di essi sono caduti su un'auto che viaggiava lungo la strada» e «purtroppo due uomini sono rimasti uccisi».

(Unioneonline/v.l.)

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