Ucraina ancora sotto attacco.

E non si placa la furia del fuoco nemico, che continua a mietere vittime in tutto il Paese. Nel raid russo di ieri sera, nella regione di Dnipropetrovsk, è morta una bimba di 2 anni. Il suo corpo è stato estratto dalle macerie di un edificio alla periferia di Dnipro. Lo ha riferito il governatore della regione, Sergiy Lysak, come riportano i media nazionali. 

Intanto, il numero dei feriti nell'attacco è salito a 22. Quattro civili sono morti e altri otto sono rimasti feriti nei bombardamenti russi di ieri sulla regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. I dati sono stati riportati su Telegram dal capo dell'amministrazione regionale. Terrore e desolazione anche nell’oblast di Kharkiv e nella regione di Sumy. «Le difese aeree ucraine hanno distrutto tutti i missili e i droni che la Russia ha lanciato contro Kiev la notte scorsa», ha scritto sui social il capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina, Serhii Popko. «Tutti i missili e i droni diretti a Kiev sono stati intercettati nella lontana periferia della città», ha precisato Popko aggiungendo che «i russi hanno lanciato l'attacco dai bombardieri strategici Tu-95MS nella regione del Caspio. Secondo le informazioni preliminari, nessun bersaglio aereo ha raggiunto la capitale. Tutto ciò che si stava dirigendo verso la città è stato distrutto dalla difesa aerea nella lontana periferia. Per la seconda notte consecutiva, la gente di Kiev non ha sentito le esplosioni sopra le loro teste».

Ma nel frattempo l’Ucraina si prepara per “rispondere” al Cremlino. «Siamo pronti a lanciare una controffensiva, crediamo fortemente che avremo successo», ha affermato ieri il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un’intervista al Wall Street Journal. Dopo la confessione, ai microfoni della testata americana, anche il riconoscimento della superiorità aerea russa e la «mancanza di protezione da questa minaccia. Questo significa che un gran numero di soldati morirà. Non so quanto tempo ci vorrà. Avremmo voluto un maggior numero di armi dall’Occidente per la prossima campagna, tuttavia l’Ucraina è pronta a muoversi».

Ma “l’aria della rimonta” è durata poco: oggi, su Telegram, è arrivata la smentita da parte della viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar: «I piani amano il silenzio. Non ci sarà alcun annuncio dell'inizio della nostra offensiva». Il messaggio è accompagnato da un video in cui diversi soldati invitano al silenzio con l'indice sulle labbra. 

(Unioneonline/v.f.)

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