I tecnici dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’Energia Atomica L'Aiea) hanno "perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia della centrale di Chernobyl".

Lo ha comunicato la stessa Agenzia, in una nota ufficiale. Come è noto, tutte le principali centrali nucleari del mondo sono collegate alle sedi Aiea per il costante monitoraggio. Così quella di Chernobyl, in Ucraina, finita in questi giorni di conflitto sotto il controllo delle truppe russe.

Intanto, il direttore generale Rafael Mariano Grossi lancia un appello a Mosca per chiedere che sia rispettata la rotazione dei 210 tecnici che lavorano alla centrale, "al lavoro senza interruzione" dal 24 febbraio scorso, quando le forze di Mosca hanno assunto il controllo dell'impianto, mettendo in guardia dal rischio che può comportare il mancato avvicendamento del personale tecnico. 

Dal canto proprio, l'operatore nucleare ucraino afferma che Chernobyl è senza energia, impedendo potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive. Lo riferisce in un comunicato Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio ucraino

Ieri l’Aiea – fondata nel 1957 con lo scopo di promuovere l'utilizzo pacifico dell’energia atomica e impedirne lo sviluppo ai fini militari - aveva invece riferito che i bombardamenti russi hanno danneggiato un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali nella zona di Kharkiv.

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata