Joe Biden e Vladimir Putin faccia a faccia per affrontare la questione ucraina e per trattare sul rilascio dei cittadini statunitensi detenuti in Russia? "Dipende".

Lo ha detto lo stesso presidente americano, rispondendo a una domanda su un suo possibile incontro col leader di Mosca al G20 in Indonesia. 

"Non ho intenzione di incontrare Putin – ha precisato il numero uno di Washington - ma se per esempio venisse da me al G20 e mi dicesse 'voglio parlare del rilascio di Griner', allora lo vedrei. Dipenderà da cosa vuole discutere", afferma Biden riferendosi a Brittney Griner, l'americana carcerata in Russia. 

Biden ha anche parlato del rischio di una ulteriore escalation nel conflitto tra Mosca e Kiev e del pericolo che l’esercito russo utilizzi armi nucleari. "Non penso che Vladimir Putin le userà”, ha affermato il presidente Usa, in un’intervita alla Cnn. "Se lo facesse – ha aggiunto – il risultato sarebbe terribile”.

Nell’intervista alla Cnn il leader americano è anche tornato a condannare gli “atti brutali” commessi dalle truppe di Mosca nel corso dell’invasione (nel Donetsk in queste ore sono stati esumati decine di corpi, compresi quelli di bimbi, con segni di violenza e trovata una prigione-camera di tortura).

“Putin ha commesso crimini di guerra”, ha affermato Biden.

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Le notizie di ora in ora:

Zelensky: “Più ci aiutate e più si avvicina la fine della guerra”

"Più assistenza l'Ucraina riceve ora, più si avvicina la fine" del conflitto. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alle riunioni di Fmi e Banca Mondiale.

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Turchia: “Tenere aperta la porta della diplomazia”

"Vogliamo tenere la porta della diplomazia aperta". Lo ha affermato Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Sabah commentando il conflitto tra Russia e Ucraina. "Quelli che credono che non ci sia più terreno per la diplomazia spesso hanno torto", ha aggiunto Kalin affermando che "al contrario, la diplomazia diventa addirittura più importante in tempi come questi", "quando la guerra infuria, come purtroppo sembra che stia accadendo in questo momento".

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Gazprom: "Non ci sono garanzie che l'Ue sopravviva all'inverno”

“Non ci sono garanzie che l'Europa sopravviva a questo inverno con le attuali riserve negli impianti di stoccaggio sotterranei di gas". Lo afferma l'amministratore delegato di Gazprom Aleksej Borisovič Miller, come riporta Tass. "Le forniture di gas via Nord Stream 2 possono iniziare immediatamente" se riceverà le autorizzazioni, ha aggiunto.

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Nato: “Lukashenko complice di Putin”

"Nel corso delle ultime settimane abbiamo assistito alla più grande escalation dall'inizio della guerra: la Russia ha mobilitato migliaia di truppe, ha colpito indiscriminatamente le città ucraine e usa la minaccia nucleare. Oggi vedremo il ministro della Difesa ucraino Oleksij Reznikov. Il messaggio è che sosterremo l'Ucraina per quanto serve". Lo ha detto il segretario della Nato Jens

Stoltenberg. Stoltenberg ha anche detto che il presidente bielorusso Lukashenko è "complice" della Russia in questa guerra e deve "smetterla di aiutarla".

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Ponte di Crimea: usati 22mila kg di esplosivo

Nell'attentato di sabato scorso al ponte di Crimea sono stati usati 22.770 kg di esplosivo: lo ha reso noto l'intelligence russa (Fsb), spiegando che l'esplosivo era stato caricato su 22 pallet (da trasporto) ed era avvolto in rotoli di polietilene da costruzione. Lo riporta la Tass.

"L'esplosivo era nascosto in rotoli di polietilene da costruzione su 22 pallet per un peso totale di 22.770 chili - ha affermato l'Fsb -. È stato spedito dal porto di Odessa alla città bulgara di Ruse all'inizio di agosto". La spedizione è stata organizzata in base a un contratto del 2 agosto scorso tra Translogistics UA (Kiev) e Baltex Capital (Ruse).

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Missili russi contro infrastrutture energetiche

Circa il 30% delle infrastrutture energetiche in Ucraina è stato colpito da missili russi da lunedì. Lo ha dichiarato oggi alla Cnn il ministro dell'Energia ucraino Herman Halushchenko, precisando che è la "prima volta dall'inizio della guerra" che la Russia ha "mirato" alle infrastrutture energetiche.

Secondo il ministro uno dei motivi è legato alle esportazioni di elettricità ucraine in Europa che dunque "aiutano i paesi europei a risparmiare sul gas e sul carbone russi", aggiungendo che l'Ucraina sta cercando di "ricollegarsi rapidamente da altre fonti".

(Unioneonline/l.f.)

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