La Russia e la Bielorussia hanno avviato oggi le previste esercitazioni militari congiunte che avevano suscitato le preoccupazioni dei Paesi occidentali per il timore che Mosca stia pianificando una grande escalation del conflitto in Ucraina.

Il ministero della Difesa russo ha confermato in un comunicato l'inizio delle manovre in Bielorussia (denominate Union Resolve 2022), in programma fino al 20 febbraio, che si concentreranno sulla "soppressione e il respingimento di aggressioni esterne".

"L'accumulo di forze al confine è la pressione psicologica dei nostri vicini", il commento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aggiunge: “Oggi abbiamo abbastanza forze per difendere con onore il nostro Paese".

Gli ultimatum e le minacce dell'Occidente rivolte alla Russia nell'ambito della crisi ucraina "non portano a nulla", ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov: “Molti dei nostri colleghi occidentali hanno una passione proprio per questa forma" di comunicazione. "Naturalmente - ha sottolineato - possiamo normalizzare le relazioni attraverso il dialogo e il rispetto reciproco, un dialogo paritario, e che faccia perno su interessi legali comuni e sulla ricerca di soluzioni reciprocamente soddisfacenti".

(Unioneonline/D)

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