«Una breve tregua in Ucraina servirebbe a Kiev per riprendere il fiato, mentre Mosca vuole una pace duratura». Lo ha detto Yuri Ushakov, il consigliere per la politica estera del presidente Vladimir Putin, citato da Ria Novosti. 

La risposta ufficiale di Putin potrebbe arrivare in giornata, in una conferenza stampa. Ma Mosca non sembra favorevole alla proposta statunitense sul cessate il fuoco di 30 giorni, accettata da Kiev.

E mette i paletti: «La Crimea e le regioni ucraine di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk sono regioni della Federazione russa, come è scritto nella nostra Costituzione, e questo è un dato di fatto».

A dirlo è il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ribadendo così alcune delle condizioni poste da Putin per avviare un processo di pace.

Peskov non ha voluto commentare la notizia della Reuters secondo cui la Russia ha consegnato agli Usa una lista di richieste per chiudere la guerra, tra le quali anche il riconoscimento della Crimea e delle 4 regioni ucraine occupate.

Tra le condizioni poste dal Cremlino ci sarebbero anche la mancata adesione di Kiev alla Nato e un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina fino al riconoscimento della Crimea e delle 4 regioni sopra citate come appartenenti alla Russia.

(Unioneonline/L)

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