L'autostrada AP-7, la principale arteria di collegamento per i trasporti su strada alla frontiera fra Spagna e Francia, continua ad essere interrotta da martedì per i blocchi effettuati in vari punti da decine di trattori degli agricoltori catalani.

Non ci sono previsioni su quando sarà possibile ristabilire la circolazione sull'autostrada, dove si registrano almeno 4 km di code, con i tir di trasporto merci deviati nelle località di Borrassà e Vilademius, in Catalogna.

Resta ancora interrotta anche la nazionale N-II all'altezza dello snodo con la AP -7, cruciale nelle connessioni dalla Spagna verso la Francia, anche se le mobilitazioni vanno rientrando, dopo gli accordi raggiunti ieri sera dal consigliere per l'Azione climatica, Agenda rurale e alimentazione della Generalitat, David Mascort, con i rappresentanti delle organizzazioni agrarie più rappresentative (Uniò de Pagesos, Fcac e Revolta Pagesa).

Il settore primario, mobilitato da un mese, ritiene che le istituzioni diano priorità alla cura dell'ambiente rispetto al proprio lavoro e, fra le rivendicazioni, reclamano che l'assessorato torni a essere denominato all'Agricoltura e alla pesca.

Mascort ha accettato la proposta - segnalano portavoce delle organizzazioni - di riorganizzare l’approvvigionamento dell'acqua in una riunione plenaria della Camera catalana convocata per la prossima settimana.

Nella fase attuale di emergenza per la siccità in Catalogna, gli agricoltori sono obbligati a ridurre dell'80% l'uso dell'acqua e reclamano che lo sforzo sia suddiviso in maniera più equitativa con altri settori, come quelli industriale o turistico. In cambio, si sono impegnati a rimuovere i blocchi autostradali nelle zone più coinvolte delle province di Lleida, Gerona e dei Pirenei catalani. 

(Unioneonline/v.l.)

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