Appello congiunto dei governi di Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada per il cessate il fuoco "immediato" ad Aleppo.

Un invito rivolto alle fazioni che si stanno dando battaglia per il controllo della città - l'esercito fedele a Bashar al Assad supportato dalla Russia e le milizie dei gruppi ribelli - quando ormai la crisi umanitaria (centinaia di morti e feriti tra i civili) è giunta al collasso.

I leader occidentali, in una nota, hanno sottolineato la "necessità urgente" di far tacere le armi "per permettere alle Nazioni Unite di portare assistenza alla popolazione e di fornire soccorsi umanitari a quelli che stanno fuggendo".

Nel frattempo, sul fronte militare, si apprende che la Città Vecchia di Aleppo è tornata di nuovo sotto il controllo delle forze del regime.

Secondo gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, "le forze di Assad, con la copertura di pesanti bombardamenti e raid aerei, sono riuscite a prendere il pieno controllo delle aree della Città Vecchia e della zona della grande moschea degli Omayyadi".
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