Londra ha negato, come invece riferito da Mosca, che una motovedetta russa e un jet Su-24 abbiano sparato colpi di avvertimento contro il cacciatorpediniere britannico Hms Defender che, secondo la versione di Mosca, avrebbe violato le acque territoriali russe nel Mar Nero, nella zona di Capo Fiolent.

"Il cacciatorpediniere era stato avvertito in anticipo che sarebbero state usate le armi in caso di violazione dei confini di Stato russi. Esso non si è curato dell'avvertimento", dichiara il ministero della Difesa russo.

Secondo un portavoce di Londra, invece, la nave militare britannica "stava conducendo un innocente transito in acque territoriali ucraine nel rispetto del diritto internazionale" e non vi sarebbero stati incidenti.

“I colpi sparati dalle forze russe, ovunque indirizzati, ci sono stati e sono stati distintamente uditi a bordo del Defender”, ha pero testimoniato Jonathan Beale, giornalista della Bbc che si trova a bordo del cacciatorpediniere britannico della Royal Navy.

Beale ha precisato come l'equipaggio abbia vissuto momenti di tensione e sia stato posto in stato di "massima allerta". Ha poi confermato la versione del ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, secondo cui la nave era in missione di pattugliamento in rotta fra Odessa, in Ucraina, e la costa della Georgia, ma anche di fatto confermato le indicazioni russe sull'incidente avvenuto al passaggio di fronte alla Crimea.

"Ci sono stati moltissimi avvertimenti da parte di unità della Guardia Costiera russa dal mare, come pure da jet militari dal cielo, e abbiamo udito in effetti dei colpi che venivano sparati che crediamo fossero mirati oltre il raggio della nostra rotta", ha raccontato.

"Durante quel passaggio, l'equipaggio a bordo è stato richiamato alla massima allerta, pronto a rispondere in caso di un conflitto a fuoco che però non è avvenuto", ha precisato.

Beale ha anche spiegato che le unità russe hanno compiuto una serie di manovre per costringere il Defender a modificare la propria linea di navigazione: linea che - ha confermato - era entro le 12 miglia delle acque territoriali della Crimea al momento dell'incidente. Ha infine aggiunto che anche dopo il ritorno della nave in acque internazionali i caccia russi hanno continuato a sorvolarla a bassa quota per sorvegliarne il cammino. 

Sul caso il governo della Russia ha convocato non solo l'attaché militare britannico ma anche l'ambasciatrice di Londra a Mosca, Deborah Bronnert.

(Unioneonline/v.l.)

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