Gli Stati Uniti preparano un nuovo pacchetto di armi da 1,1 miliardi di dollari per l'Ucraina in previsione dell'annuncio da parte della Russia dell'annessione dei territori occupati di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson dopo i referendum rigettati come "farsa" da Kiev e dalla maggioranza della comunità internazionale.

Lo riferiscono fonti dell'amministrazione all'agenzia Reuters.

Ci saranno i sistemi anti-missile Himars già inviati alle forze di Kiev, munizioni e vari tipi di sistemi anti droni radar. L'amministrazione Biden sta anche preparando nuove sanzioni contro Mosca.

Ieri le autorità filorusse hanno dichiarato la vittoria nei referendum di annessione al nuovo distretto federale della Crimea, il cui rappresentante presidenziale sarà probabilmente Dmitry Rogozin, l'ex direttore generale dell'Agenzia spaziale russa Roskosmos. 

In base ai risultati preliminari dello spoglio, nel Lugansk il sì ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%. Nell'area di Kherson, dove i conteggi sono stati ultimati, l'87,05% dei votanti ha detto sì. Spoglio ultimato anche a Zaporizhzhia, dove si è espresso per il sì il 93,11% degli elettori.

"Kiev non può negoziare con Mosca dopo i referendum di annessione", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando in video alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu..

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La giornata di ora in ora:

Donna ucraina residente in Veneto morta nei combattimenti

Una donna ucraina residente in Veneto da 14 anni, Marianna Triasko, sarebbe morta in combattimento nel proprio Paese. Lo riferisce la Tgr Rai del Veneto. La donna, originaria di Ivano-Frankivsk, risiedeva a Villorba (Treviso), era sposata con un italiano e aveva due figli di 10 e 14 anni. Quando è iniziato il conflitto, è tornata in Ucraina.

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Capo della Duma: "I russi in fuga sono traditori, saranno puniti”

I russi che hanno lasciato in questi giorni il loro Paese per recarsi in Georgia "hanno tradito" la Russia e, se torneranno, "saranno puniti dalla legge". Lo ha detto Vyacheslav Volodin, il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, sottolineando che a questi cittadini le autorità georgiane fanno firmare un documento in cui riconoscono l'occupazione russa di una parte della stessa Georgia, cioè l'Ossezia del Sud e l'Abkhazia. "Forse quelli che hanno firmato questo documento - ha affermato Volodin, citato dalla Tass - è un bene che se ne siano andati. Non c'è bisogno di tenerli stretti. Hanno già tradito".

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Papa: “Non è una guerra Russia-Ucraina, è una guerra mondiale”

"È in corso una guerra e credo sia un errore pensare che sia un film di cowboy dove ci sono buoni e cattivi. Ed è un errore anche pensare che questa è una guerra tra Russia e Ucraina e basta. No: questa è una guerra mondiale". Lo ha detto il Papa nel viaggio in Kazakistan, parlando con i Gesuiti. La conversazione è del 15 settembre ed è stata raccolta dal direttore de La Civiltà Cattolica padre Antonio Spadaro.

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Merkel: "Putin non bluffa, va preso sul serio”

L'ex cancelliera tedesca Angela Merkel esorta a prendere Vladimir Putin sul serio e a confrontarsi con il leader russo: "Le sue parole andrebbero prese sul serio", ha detto ieri sera in una manifestazione della fondazione Helmut Kohl, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi fra cui Redaktions Netzwerk Deutschland. Alla luce degli sviluppi del conflitto ucraino, Merkel ha affermato: "Prendere sul serio le sue parole, non liquidarle a priori come se fossero un bluff ma confrontarcisi seriamente non è affatto un segnale di debolezza, ma di saggezza politica. Una saggezza che aiuta a mantenere un margine di manovra o a svilupparne di nuovi", ha aggiunto.

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"L’offensiva nel Donetsk continuerà”

"Quello che posso dire con assoluta precisione" è che "non tutti i territori della Repubblica popolare di Donetsk sono stati ancora liberati. Stiamo parlando del territorio che si trova entro i confini del 2014". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, affermando che l'offensiva nel Donetsk proseguirà anche dopo la possibile annessione di nuovi territori alla Russia a seguito dei risultati dei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Invece, ha aggiunto Peskov, "il territorio della Repubblica popolare di Lugansk è già stato liberato".

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Putin: “Salveremo le persone nel Donbass”

"Nelle attuali circostanze dell'operazione militare speciale e dei referendum che si stanno svolgendo nel Donbass, il salvataggio delle persone nei territori in cui si sta svolgendo il referendum è al primo posto, è al centro dell'attenzione di tutta la nostra società a livello nazionale". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro per discutere dei lavori stagionali sul campo, secondo quanto riporta Tass.

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Cremlino: "Niente passaporto per chi è richiamato alla leva”

La Russia non rilascerà più passaporti alle persone richiamate alla leva in base alla mobilitazione voluta dal presidente russo Vladimir Putin. Lo ha reso noto il portale informativo del governo, in un momento in cui decine di migliaia di persone sono già fuggite all'estero. "Se un cittadino è già stato chiamato per il servizio militare o ha ricevuto una convocazione (per la mobilitazione o il servizio di leva), gli verrà negato il passaporto internazionale", si legge sul portale.

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Usa: “Gli americani lascino immediatamente la Russia”

I cittadini americani sono invitati a "lasciare la Russia immediatamente", usando "le limitate opzioni" di trasporto commerciale ancora disponibili. Lo si legge sul sito dell'ambasciata Usa a Mosca, citata dalla Tass.

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Filorussi: “Dopo il referendum passiamo a una nuova fase della battaglia”

"Ora passiamo a una nuova fase di combattimenti come parte della Federazione Russa": lo ha dichiarato il capo della sedicente repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, secondo quanto riporta Tass, dopo aver ricevuto il protocollo d'esito del voto sul referendum e prima di partire per Mosca. 

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Tre missili russi contro una città nella regione di Zaporizhzhia

Stamattina la Russia ha lanciato tre missili al centro della città di Gulyaipole nella regione di Zaporizhzhia. Lo afferma il presidente della regione Oleksandr Starukh su Telegram affermando che "il nemico ha colpito il centro città con tre missili S-300. Un edificio che aveva lo status di monumento storico è stato distrutto. La strada è stata danneggiata. Si aspettano informazioni sulle vittime". Lo riporta Ukrainska Pravda.

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La regione di Zaporizhzhia chiede a Putin l’annessione

Oggi la regione ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe russe, chiederà al presidente russo, Vladimir Putin, di essere "annessa" alla Russia dopo i risultati del referendum: lo scrive l'agenzia russa Tass. "Il 28 settembre le autorità della regione di Zaporizhzhia si rivolgeranno a Putin con la richiesta di accettare la regione nella Federazione russa", scrive la Tass, citando il dirigente delle autorità filorusse regionali Vladimir Rogov.

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Polonia: “Se da Mosca arma nucleare risposta Nato devastante”

Il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, ha dichiarato che la risposta della Nato a qualsiasi uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina sarà "devastante". In un'intervista al talk show della Nbc "Meet the Press” il ministro, in visita a Washington, ha avvertito che se Putin dovesse usare la bomba atomica la Nato reagirà "in maniera convenzionale”, quindi non usando un'arma nucleare, "ma la risposta sarà devastante". "Questo è il messaggio che l'Alleanza sta inviando alla Russia in questo momento", ha aggiunto il ministro di Varsavia. 

(Unioneonline)

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