Una giornalista investigativa russa del quotidiano indipendente Novaya Gazeta è stata ricoverata in ospedale dopo essere stata picchiata in Cecenia.

Esperta di Cecenia, Milashina è stata aggredita dopo essersi recata nella repubblica russa del Caucaso per seguire il processo di Zarema Musayeva, madre dell'attivista sociale Yangulbayevs, rapita dal suo appartamento a Nizhny Novgorod dalle forze dell'ordine cecene nel gennaio 2022 e portata con la forza in Cecenia

Milashina era in viaggio verso la capitale cecena Grozny dall'aeroporto locale con l'avvocato Alexander Nemov, quando è stata attaccata da diversi uomini mascherati. Prima le è stata rasata la testa ed è stata ricoperta di pittura verde, poi le hanno fratturato le dita delle mani a colpi di manganelli e calci. In ospedale le è stato diagnosticato un trauma cranico. L'avvocato Alexander Nemov è stato pugnalato a una gamba. Tutte le attrezzature sono state distrutte.

«Mani legate, in ginocchio, pistola puntata alla testa – ha raccontato lei - Un classico rapimento, come si faceva una volta. Non se ne vedevano da tempo. Hanno immobilizzato il tassista e l'hanno buttato fuori dall'auto, sono saliti in macchina, ci hanno piegato la testa, mi hanno legato le mani, mi hanno messo in ginocchio, mi hanno puntato la pistola alla testa. Hanno fatto tutto in modo nervoso e così non sono riusciti a legarmi le mani».

(Unioneonline/D)

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