Papa Leone ripristina la gratifica: 500 euro ai dipendenti vaticani
Una tradizione dei Pontefici romani che Francesco aveva archiviato(Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Papa Leone XIV ripristina la gratifica ai dipendenti per l'elezione del nuovo Papa, una tradizione dei Pontefici romani che Francesco aveva archiviato. Si tratta di una somma di 500 euro elargita nella giornata di oggi ai dipendenti, secondo quanto apprende l'ANSA. Domani, in Vaticano, si terrà la prima udienza di Papa Prevost proprio con i dipendenti.
Oggi intanto ha incontrato i vescovi europei e ha invocato una pace «giusta» per l'Ucraina. «Non siamo entrati nei dettagli delle proposte concrete però ci siamo soffermati veramente sull'importanza di lavorare per una pace che sia una pace giusta, questo equilibrio tra pace e giustizia sembra una cosa molto importante nel suo pensiero», hanno detto i vescovi della Comece in una conferenza stampa.
Per raggiungere questa pace giusta il Papa e la Santa Sede avevano offerto la disponibilità di essere sede dei negoziati. Facilitatori ma non attori perché l'obiettivo del Vaticano resta sempre quello di far parlare tra loro gli attori in campo. Oggi è arrivata l'esplicita frenata di Mosca, attraverso le parole del ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Una conferma del fatto che l'idea dell'apertura di tavoli negoziali resta ancora molto teorica.
«Il Santo Padre ha espresso disponibilità a facilitare il dialogo tra le parti, ma non ho ricevuto riscontri in questo senso», aveva già detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Il cardinale Matteo Zuppi, che è stato inviato di pace per le questioni umanitarie in Ucraina e Russia, sottolinea che «la proposta di Papa Leone è bellissima. 'Io impiegherò ogni sforzo, e la Santa Sede è a disposizione'. È chiaro che è sempre stata a disposizione, però il Papa si è esposto», ha detto al Festival dell'Economia di Trento.
Nell'incontro tra il Papa e i vescovi europei in primo piano dunque i conflitti, non solo quello tra Russia e Ucraina, ma in tutto il mondo. Il presidente dei vescovi europei, mons. Mariano Crociata, riferisce che si è parlato della «situazione particolare di questo momento con la nuova amministrazione americana e il ruolo difficile che si trova a svolgere l'Ue nel quadro globale, e questa è una preoccupazione», e poi, «il grande tema dell'opinione pubblica e della presenza di forze che vanno in direzione populistica di contrasto della stessa Unione europea e quindi i temi connessi della guerra e della difesa».
(Unioneonline)