Papa Francesco è arrivato in Canada, un viaggio “penitenziale” che – come annunciato agli 80 giornalisti al seguito sul volo partito da Roma – sarà anche tra le comunità aborigene vittime delle politiche di assimilazione e degli abusi nelle scuole residenziali governative, rette in gran parte dalla Chiesa cattolica.

Ha parlato anche della Giornata dei nonni, “coloro che ci hanno trasmesso la storia, le tradizioni, le abitudini. I giovani devono tenere contatto con i nonni, riprendere le radici, non per rimanere lì, ma per portarle avanti nei fiori e nei frutti". "Sempre ricordo quel poema di Bernardes: 'tutto quello che l'albero ha di fiorito viene da quello che ha di sotterrato. Sono i nonni". "E anche vorrei ricordare, come religioso – ha detto ancora -, i vecchi e le vecchie religiosi, i nonni della vita consacrata. Per favore - ha raccomandato -, non nascondeteli, sono la saggezza di una famiglia religiosa, perché i nuovi religiosi, religiose, novizi, novizie abbiano contatto con loro. Loro ci daranno tanta esperienza di vita che ci aiuterà tanto, tanto ad andare avanti”. 

Il pontefice a Edmonton, capoluogo della provincia occidentale dell'Alberta, è stato accolto dal governatore generale del Canada, Mary Simon, e dal primo ministro Justin Trudeau.

(Unioneonline/s.s.)

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