Pablo Neruda è stato assassinato?

Dopo quasi mezzo secolo resta forte il dubbio che il grande poeta cileno non sia morto a causa di un cancro alla prostata, bensì che sia stato avvelenato dal regime di Augusto Pinochet.

Il Nobel per la Letteratura morì il 23 settembre 1973, due settimane dopo il colpo di Stato che rovesciò il governo di Salvador Allende (1970-1973). 

Cinque anni fa, un gruppo di esperti aveva scoperto, analizzando un molare di Ricardo Neftalí Reyes (il vero nome di Neruda), una tossina denominata Clostridium botulinum, ossia il più noto tra i clostridi produttori di tossine botuliniche, considerato come il microrganismo responsabile del botulismo, evidenziando la necessità di realizzare ulteriori analisi.

Ora si vuole andare fino in fondo. Il giudice cileno per le cause sui Diritti umani, Paola Piazza, ha ribadito la  ricordato di recente che laboratori specializzati sono stati incaricati studi di genomica batterica per per scoprire la tossina individuata nel molare possa essere un batterio cresciuto in laboratorio.

Il nuovo team di esperti, ha concluso il magistrato, dovrà partire dai risultati di questi studi proprio per chiarire le circostanze relative alla scoperta del costridium botulinum nei resti del poeta.

La salma del poeta è stata riesumata l'8 aprile 2013 dalla sua tomba sulla spiaggia di Isla Negra, dove riposa accanto a Matilde Urrutia, sua ultima moglie.

Il coordinatore nazionale dei Diritti umani della Corte suprema cilena, Mario Carrozza, ha sottolineato che «stiamo per porre fine a un'indagine che ci sembra sia stata trascendentale, dato che in questo caso c'è la prova che permette al terzo gruppo di esperti di determinare se una sostanza può essere stata determinante o no nella morte di Pablo Neruda».

(Unioneonline/l.f.)

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